Da tutti c'è l'invito a costituirsi. Un appello al pirata della strada a cui si sono uniti diversi cittadini, conoscenti della vittima che facevano capolino al cimitero di Selargius per dare un ultimo saluto a Pino Incani, il cuoco di 60 anni, originario di San Gavino e residente a Quartu travolto e ucciso nella notte.

La fuga non avrebbe più senso. I carabinieri indagano esaminando anche le immagini di alcune telecamere piazzate nelle vicinanze del luogo dell'incidente.

Intanto a Quartu, e non solo, si piange Giuseppe Incani, per tutti Pino: «Un uomo straordinario, dedito al suo lavoro in ristorante (Lo spiedo sardo, ndr)», dove tutti lo ricordano come «un cuoco insostituibile, un maestro del mestiere, capace di preparare pranzi e cene straordinarie».

Da 40 anni faceva il cuoco: quasi sempre andava al lavoro in bici, andata a Cagliari e ritorno, a qualsiasi ora.

Anche questa notte. All’1.15 è avvenuta la tragedia: Incani stava tornando da lavoro quando un'auto lo ha travolto, facendolo volare nel canneto che si trova oltre il guard rail. La telefonata di una passante ha fatto scattare l’allarme.

La famiglia, a cui è stata già restituita la salma per i funerali, è devastata dal dolore. Incredula per l’accaduto: «Pino andava sempre in bici, conosceva benissimo la strada, era prudente. In caso di pioggia erano i colleghi a riportarlo a casa». Quei colleghi devastati dal dolore dalle prime ore del mattino, quando è arrivata loro la brutta notizia.

© Riproduzione riservata