Quartu, oltre 60 bambini in comunità: il Comune rilancia l’affido familiare
La città si candida a offrire un servizio che nel territorio manca da tempoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Circa 450 famiglie seguite dai Servizi sociali del Comune, e più di 60 minorenni - fra bambini e adolescenti - ospitati in comunità alloggio. Mentre solo 7 piccoli quartesi sinora hanno trovatore genitori affidatari. Numeri che fotografano il livello di disagio delle famiglie, un’emergenza che l’amministrazione comunale mira ad arginare con il progetto di coesione sociale - “Un affetto in più” - proposto dall’associazione Amici dei bambini per rilanciare l’affido familiare, e coordinato dall’assessorato alle Politiche sociali.
Questa mattina il primo di una serie di incontri rivolti alla cittadinanza. Con questo progetto - è stato annunciato durante la presentazione nell’Ex Convento dei Cappuccini - Quartu si candida a offrire un servizio che in Città metropolitana manca da tempo, quel centro per gli affidi ormai chiuso che può rinascere da una rete - costruita con le associazioni - che parte proprio dal territorio quartese.
L’obiettivo è offrire un po’ di serenità familiare a bambini e adolescenti che vivono momentaneamente situazioni di difficoltà in famiglia. “Questo progetto prevede non solo un’azione di sensibilizzazione capillare, ma anche un percorso ben preciso per accompagnare le famiglie all’istituto dell’affido e dell’adozione”, spiega l’assessore alle Politiche sociali Marco Camboni. “Si tratta infatti di una scelta importante, che necessita ovviamente di presupposti ben delineati”.