Un raptus in piena notte, che ha portato all'intervento dei carabinieri e all'arresto per maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale. Si tratta di un trentunenne di origine tunisina, residente a Quartu Sant'Elena e fermato dai militari al termine di un violento scatto d'ira.

A dare l'allarme sono stati, attorno alle 4.30 di stanotte, gli ospiti di una struttura di accoglienza che avevano sentito delle forti urla provenire da una camera. Stando alla prima ricostruzione, l'arrestato avrebbe sfondato la porta dietro la quale la moglie – di 29 anni – e la figlia piccola avevano cercato rifugio dopo dei precedenti episodi di violenza domestica.

In pochi minuti i carabinieri sono arrivati sul posto, mentre l'aggressore proseguiva con la sua ira e minacciava di morte la coniuge. Alla vista dei militari ha reagito con calci e pugni: è nata una colluttazione. Col supporto di un'équipe del 118, il trentunenne è stato sedato e accompagnato al Policlinico di Monserrato per accertamenti clinici. Dopo le formalità di rito sarà trasportato in carcere a Uta.

Due operatori del Radiomobile hanno riportato lievi contusioni: medicati in ospedale, sono stati immediatamente dimessi. La donna, scossa ma illesa, è stata affidata al personale specializzato della struttura che la ospita e nuovamente informata sulle misure di tutela previste dal “Codice Rosso”.

(Unioneonline/r.sp.)

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