E' l'oasi di verde più grande del Campidano di Cagliari. Una ricchezza, non sono ambientale, di straordinario interesse. Da tempo si parla di progetti e della istituzione del parco. Vent'anni fa è stata anche aggredita da un incendio che tra l'altro distrusse anche la Tavernetta, bar tipico, sulla collina di Bruncu Mogumu.

L'associazione socio-politica Officina 2030, recentemente costituita, ha fatto l'esordio in pubblico proponendo proprio la "Questione pineta". Per dire quali sono le sue idee, per tentare di offrire un contributi in merito.

L'incontro è stato aperto (nella sede della pinacoteca), dal sindaco Tarcisio Anedda che ha fatto un po’ la storia della pineta di Sinnai con i primi pini messi a dimora a inizio Novecento anche dai soldati austriaci prigionieri di guerra. Tarcisio Anedda ha parlato "della straordinaria bellezza di questo bosco, ricco anche di siti archeologici. Un bene non solo ambientale da tutelare e da valorizzare".

Poi gli interventi degli otto componenti di "Officina 2030". L'associazione è stata presentata da uno dei suoi  fondatori, Alessandro Orrù, che ha pure diretto il dibattito di fronte alla platea della pinacoteca. Gianni Falqui ha ricordato che dopo l'incendio di inizio anni Duemila, le promesse per il recupero del sito e per altri interventi di salvaguardia arrivate da Provincia e Regione non sono state rispettate. Aurora Cappai ha riferito soprattutto del progetto da 400mila euro in fase di appalto, finanziato tre anni fa dalla Città metropolitana. Un progetto che prevede interventi di viabilità lungo l'anello di entrata e uscita della pineta.

Katiuscia Concas ha incentrato il suo intervento soprattutto sotto il profilo giuridico, mettendo poi in luce, come Francesca Serreli, Paride Casula e Bebeto Olla, delle "straordinarie potenzialità della pineta sotto il profilo ambientale,  educativo, dello sport e del tempo libero". Roberto Loi ha invece incentrato il suo discorso sul tema Parco. Il disegno di legge per la sua istituzione è stato presentato alcuni anni fa in Regione dal consigliere regionale Cesare Moriconi e ha già avuto il parere favorevole dei Comuni di Sinnai, Settimo e Soleminis. Si attende ancora il parere dell'amministrazione comunale di Dolianova.

"Bisogna credere nella istituzione del parco – ha detto Loi - come strumento di crescita turistica, sociale ed economica. Il parco rappresenta uno straordinario attrattore di finanziamenti pubblici necessari per curarlo, conservarlo, valorizzando anche i prodotti locali. Un parco da relazionare con gli altri parchi del territorio, come Terramaini, Molentargius e delle saline".

L'associazione Officina 2030 organizzerà presto altri dibattiti sul tema dando la parola ai cittadini e agli amministratori pubblici.

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