Minacce al sindaco di Monserrato Tomaso Locci. Degli sconosciuti hanno scritto su un muro: "No rotonda, non toccare le piante".

Chiaro il riferimento al primo cittadino per il progetto legato alla realizzazione di una rotonda nella via Giulio Cesare, all'altezza della via del Redentore: lavoro che dovrebbero comportare l'abbattimento di sei ficus. Una decisione contestata da alcuni cittadini che hanno anche raccolto le firme. 

“Tornano gli atti intimidatori nei miei confronti: una scritta imperativa accompagnata da una croce nel portone di casa dei miei genitori”, scrive Locci sul suo profilo Facebook.

“Alcuni vorrebbero che il clima di odio e livore contro il sottoscritto e la maggioranza che mi sostiene riprendesse vigore come durante la scorsa consiliatura: non ci faremo impaurire da tali vili atti. È l' ennesima intimidazione che ricevo dal 2016 ad oggi, siamo passati dai proiettili ai gatti impiccati, violenze verbali e scritte sui muri: oggi arriviamo all'intimidazione nella porta di ingresso della mia azienda e della casa dei miei genitori”.

“L'atteggiamento critico – continua il sindaco – ritengo sia un dovere delle opposizioni, sia che si muovano all'interno delle istituzioni che al di fuori attraverso i media e i profili e le pagine social; quando i toni vengono volontariamente accesi e la critica scade nell'insulto personale, nella mistificazione della realtà, le conseguenze non possono che essere quelle di ingenerare un clima di odio e violenza che nulla ha a che vedere con la critica e il confronto”.

“Chi vuole tornare all'immobilismo precedente al nostro avvento - chiosa Locci - sappia che non ci facciamo intimidire e andremo ancor più convinti verso il raggiungimento di quegli obiettivi che Monserrato aspetta da ormai troppo tempo”.

Raffaele Serreli

© Riproduzione riservata