Muravera: nel 1957 il primo albergo, l'hotel Corallo
Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Tante storie in un turismo che cresce. Il Sarrabus ha "aperto" le porte ai primi turisti di questa stagione .
Aperti da settimane anche i grandi residences,si vedono soprattutto i primi stranieri.
Dietro questo movimento, tante storie come detto: come quella di Renato Cacciabue figlio del primo albergatore di Muravera.
L'hotel Corallo, fu costruito in concomitanza con l'apertura del poligono interforze.
E' l'hotel storico inaugurato nel 1957 alla periferia del paese quando il boom turistico del litorale, era ancora lontano anni luce.
Il Sarrabus allora era conosciuto soprattutto per la pastorizia e per l'agricoltura . «Eppure dimostrando grande lungimiranza imprenditoriale-racconta Renato Cacciabue- mio nonno materno Stefano Vacca di Burcei e mio babbo Luciano, originario del Piemonte- nel 1952 iniziarono la costruzione dell'albergo: i primi clienti, furono insegnanti e rappresentanti di commercio.
Poi con l'apertura della base militare, arrivarono appunto i tecnici e gli operai specializzati del poligono: le 12 camere iniziali diventarono 48 ed il ristorante al piano terra, faceva sempre il pieno».
Luciano Cacciabue fu anche l'uomo che ideò 40 anni fa la sagra degli agrumi, dimostrandosi imprenditore vero.
Così Muravera divenne in Sardegna la capitale delle arance.
Poi l'esplosione del turismo, dell'edilizia a Costa Rei, gli anni d'oro, insomma.
«La crisi-dice Renato Cacciabue-è iniziata due anni fa. Negli anni Sessanta, abbiamo gestito anche la mensa interna della Vitroselenia».
Nel frattempo,qui, sono sorti anche altri piccoli alberghi. Hanno aperto pure diversi bed end breakfast e agriturismi.
Ma il turista punta verso il mare, inutile nasconderlo.
Quando l'hotel Corallo ha aperto i battenti, si stava però molto peggio.
Lo spazio per il rilancio anche del turismo interno non manca. «Prima di arrivare qui-racconta ancora Renato Cacciabue-mia nonna e mio nonno, gestivano il dopolavoro minerarario a Carbonia e una fabbrica di gassosa. Mia nonna Mariannina Fà che era di Muravera e che possedeva parecchi terreni, volle tornare a casa, quando ancora di turismo non si parlava. Ora c'è un pò di crisi. Ma l'albergo resta aperto: quest'anno ha ospitato anche diverse squadre di Serie D impegnate in gare di campionato in paese e a Castiadas: anche lo sport insomma può contribuire a fare movimento>.