C’è una responsabile, secondo la Procura, per l’incidente mortale costato la vita a Alessio Massessi, 38 anni, di Villaputzu, e a Ambra Utzeri, 32 anni, di Villasimius, avvenuto il 29 novembre del 2021 sulla provinciale 19, a Castiadas: il magistrato  Paolo De Angelis ha chiesto il rinvio a giudizio per il reato di duplice omicidio stradale aggravato per S. D., cinquant’anni, di Castiadas. Era rimasta anche lei coinvolta nello schianto, ma aveva riportato solo delle lievi ferite. 

 L’automobilista è accusata di aver causato “in via esclusiva” la tragedia “per colpa consistita in imprudenza, negligenza e imperizia".

La dinamica del terribile incidente è stata ricostruita dal consulente tecnico della Procura, Francesco Marongiu. Al lavoro ha partecipato come consulente tecnico per la parte offesa anche Paolo Marcialis, esperto messo a disposizione da Studio3A-Valore, società a cui si sono affidati i familiari di Massessi. 

È emerso che l’imputata, che percorreva la Sp 19 alla guida di una Peugeot 206 da Villasimius verso Castiadas centrale, all’inizio di un lungo rettilineo ha intrapreso una manovra di sorpasso della Fiat Grande Punto condotta da Ambra Utzeri, giovane mamma di tre figli, «a una velocità di circa 118 km/h» scrive il Sostituto Procuratore nel suo atto, a fronte del limite vigente di 90 km/h. «Una volta immessasi nella corsia opposta, tuttavia - prosegue il magistrato - S. D. si avvedeva dell’arrivo in direzione opposta del furgone Opel Vivaro condotto da Massessi»: l’ignaro e incolpevole trentottenne, affermato imprenditore turistico, proprietario di un noto stabilimento balneare e conosciutissimo dj, stava procedendo tranquillamente per la sua strada e peraltro (invece) rispettando i limiti di velocità. A quel punto, dunque, la conducente della Peugeot, per evitare lo scontro frontale, «intraprendeva la manovra contraria di rientro nella corsia di marcia di pertinenza» che però era occupata dalla Fiat Grande Punto della signora Utzeri, che pure, «per consentirle il sorpasso, aveva rallentato e per la quale quella manovra era del tutto inattesa e imprevedibile», sempre per citare la richiesta del sostituto Procuratore.

Pur riuscendo a rientrare, continua il Pm, «effettuava una manovra tale da ritrovarsi a ridosso dell'auto della Utzeri che la precedeva e, per evitarne il tamponamento da tergo, sterzava verso destra, proseguendo la sua marcia nella cunetta di destra e in questa fase sopravanzava la Grande Punto, sfilandole alla destra e andando a colpirla sulla fiancata laterale destra con la propria fiancata sinistra, con un’azione radente e in tal modo imprimendo all'auto della signora Utzeri una direttrice di marcia che la spostava verso la corsia di sinistra, che quindi invadeva», con il conseguente tremendo scontro frontale con il furgone di Massessi.

Ma non è finita qui perché l’imputata, dopo aver fatto perdere alla Utzeri il controllo della sua Punto e averla di fatto scagliata nella corsia opposta, superandola per di più a destra, «ha perso a sua volta il controllo della sua Peugeot deviava anche lei in modo incontrollato verso sinistra, nella corsia opposta a quella di marcia, andando a sua volta a collidere con la parte fronto-laterale sinistra della sua vettura contro la parte posteriore della fiancata sinistra dell'Opel Vivaro, in coincidenza temporale con lo scontro frontale tra lo stesso furgone e Fiat Grande Punto». Al mezzo del trentottenne sono dunque piombate addosso in contemporanea entrambe le auto.

L’udienza preliminare è fissata per il  prossimo 27 giugno. 

(Unioneonline)

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