È stata una tragedia nella tragedia quella avvenuta tre giorni fa a Quartu quando una donna, che veniva trasportata in ospedale a Cagliari, è morta – in circostanze da accertare – a bordo di un’ambulanza coinvolta in un incidente.

I tre figli dell’anziana chiedono che sia fatta chiarezza e per questo hanno presentato una denuncia querela: sul caso la Procura ha aperto un fascicolo e oggi è stato affidato l’incarico per l’autopsia.

Quello che i parenti vorrebbero capire è se la 92enne sarebbe morta ugualmente, a causa del Covid al quale era risultata positiva, o se si sarebbe salvata se l’ambulanza fosse arrivata in ospedale.

LA RICOSTRUZIONE – La vittima era ospite di una casa di riposo a Quartu, i figli la andavano a trovare regolarmente e quasi ogni giorno la sentivano al telefono. L’ultima volta, la settimana prima della morte, la madre era apparsa in buone condizioni. A inizio settimana la struttura ha chiuso le visite per la presenza di un focolaio di Covid, lunedì 18 luglio era stato detto ai parenti che l’anziana era risultata negativa al test rapido.

Mercoledì 20, intorno alle 21, il personale della Rsa ha contattato uno dei figli per comunicare che la madre era improvvisamente peggiorata e la saturazione era bassa: un secondo tampone aveva dato esito positivo. Per questo era stato avvisato il 118 e un’ambulanza l’avrebbe portata in ospedale al Santissima Trinità di Cagliari.

Rassicurato sul fatto che i parametri vitali fossero nettamente migliorati grazie alla somministrazione dell’ossigeno, il figlio ha raggiunto l’ospedale per attendere l’arrivo del mezzo di soccorso. Dopo un’ora, preoccupato, ha chiesto notizie al personale del Pronto soccorso e lì è venuto a conoscenza dell’incidente all’ambulanza all’incrocio tra viale Europa e viale Marconi. A quel punto è andato sul posto ma al suo arrivo la madre era già morta.

Sconvolto, ha chiesto informazioni al personale medico e paramedico, il quale gli avrebbe garantito che erano stati posti in essere tutti i tentativi per salvare la paziente, comprese le manovre rianimatorie necessarie, aggiungendo comunque che il quadro clinico ormai sarebbe stato compromesso: secondo la dottoressa a bordo, anche se il viaggio fosse filato liscio, l’anziana non sarebbe arrivata viva al pronto soccorso.

Risposte che però non hanno convinto i figli della vittima, che quindi ora vogliono sapere se ci sono delle responsabilità e, per il tramite dello Studio3A-Valore S.p.A., hanno presentato un esposto.

L’autopsia disposta dalla Procura potrebbe rivelarsi fondamentale per dare loro delle risposte.

(Unioneonline/s.s.)

© Riproduzione riservata