Piogge, anche intense, nel Sud Sardegna. Ma pericolo scampato, almeno per ora, perché i forti temporali previsti si sono scatenati in mare, risparmiando le città e i paesi.

Lo spiega Daniela Pani, della Direzione della Protezione civile regionale: «Il carattere del fenomeno aveva una grande impredicibilità proprio perché assieme a piogge e rovesci erano previsti forti temporali, che si portano dietro una grande incertezza», afferma.

«Per fortuna i famosi 50 km che non fanno la differenza per il meteo ma la fanno per il territorio hanno fatto sì che i temporali si sviluppassero prevalentemente in mare».

E se qualcuno, alla luce di quanto accaduto sinora, polemizza su un presunto eccesso di prudenza che ha portato alla chiusura delle scuole, Daniela Pani puntualizza: «La valutazione dello scenario di rischio sulla base delle informazioni meteorologiche che arrivano è sempre un lavoro di grande protezione e di autotutela. La scelta degli scenari è sempre a favore della protezione delle vite umane, degli animali e dei beni».

L’allerta intanto è stata prorogata sino alle 9 del mattino di venerdì 13 dicembre, ma da arancione diventa gialla. Permane una criticità ordinaria per rischio idrogeologico sull'Iglesiente, Campidano, Montevecchio Pischinappiu, Flumendosa Flumineddu e Tirso. 

Video di Massimiliano Rais

A Cagliari, come è noto, per la sola giornata di oggi (12 dicembre) è stata disposta la chiusura di scuole, sedi universitarie, asili nido, parchi e cimiteri. Chiusa anche la piscina di Terramaini a Pirri. Il Comune ha invitato i cittadini ad evitare «al massimo» gli spostamenti e a «tenere libere le strade di accesso e i presidi ospedalieri». Pirri, come sempre, osservata speciale: «Invitiamo inoltre, in questo ambito territoriale, a evitare al massimo gli spostamenti in relazione alle chiusure delle vie di accesso al territorio della Municipalità previste dal Piano di Protezione civile».

Anche gli altri Comuni della Città Metropolitana hanno disposto la chiusura delle scuole, tranne quelli di Selargius, Quartu e Villa San Pietro dove le lezioni si sono tenute regolarmente. Il sindaco di Quartu Graziano Milia è categorico, e tre le righe rimprovera a Massimo Zedda un eccesso di prudenza: «L’allerta era arancione, le scuole noi le chiudiamo solo quando è rossa, quando c’è un serio pericolo. Occorrerebbe indagare e comprendere perché siamo in questa condizione, forse anche riordinare un po’ le scelte e le decisioni da assumere in queste situazioni».

(Unioneonline)

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