Nel cuore del Parco 27 luglio 1966, a Poggio dei Pini, è comparso un cartello che sta suscitando l'attenzione di residenti e visitatori. Questo cartello insolito, diverso dai soliti divieti che popolano le strade delle nostre città, recita: «Si invitano i Signori Ospiti a calpestare il prato». Un invito a infrangere le regole ordinarie, ma con un significato profondo che va al di là della superficie verde del parco. 

Questo nuovo cartello, portatore di un messaggio di libertà e di connessione con la natura, incarna la filosofia di una città-giardino da vivere e abitare pienamente, come spiega Sergio Arizio, vicepresidente della società cooperativa che gestisce il parco: «Questo nuovo cartello incarna la nostra filosofia di una città-giardino da vivere e abitare pienamente. Lasciamo alle spalle le restrizioni che vietano di calpestare l'erba di cui sono disseminati i giardinetti pubblici. Invitiamo tutti a camminare liberamente sui prati di Poggio dei Pini, a respirare l'aria fresca, a godere della bellezza della natura affinché sia rafforzato il senso di appartenenza verso il nostro meraviglioso patrimonio naturale».

In un'epoca in cui l'urbanizzazione e lo sviluppo spesso minacciano gli spazi verdi, questa iniziativa rappresenta una luce di speranza per un futuro più sostenibile e più in sintonia con l'ambiente. Calpestare il prato a Poggio dei Pini non è solo un atto di disobbedienza alle regole, ma un passo verso una visione più ampia e più rispettosa del nostro rapporto con il mondo naturale.

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