Una folla di fedeli ha accolto oggi le reliquie di Sant'Elena a Quartu. Ad accompagnare il simulacro della Santa, la banda musicale della Brigata Sassari e il picchetto d'onore delle forze armate. Un momento importantissimo vissuto anche dalle autorità civili e militari, da tutte le realtà ecclesiastiche, dall’arcivescovo di Cagliari monsignor Giuseppe Baturi e dal delegato Patriarcale per i beni culturali del Patriarcato di Venezia, monsignor Gianmatteo Caputo. In prima fila anche il sindaco Graziano Milia che ha sottolineato «l'onore per la città che dimostra di sapere accogliere».

L’emozione era sul volto di tutti. «Oggi abbiamo Sant’Elena qui, a casa nostra» ha detto il parroco della basilica don Alfredo Fadda prima di iniziare la celebrazione presieduta da monsignor Baturi, «anche io mi associo alla moltitudine di fedeli per onorare e chiedere a Sant’Elena il dono di una fede grande». E poi monsignor Baturi: «Ringrazio don Alfredo e Monsignor Caputo, custode delle reliquie, che ci ha voluto concedere la visita di questa sua, nostra Sant’Elena».

La messa animata dall’eccellente coro di Sant’Elena ha vissuto uno dei suoi momenti più speciali durante l’eucarestia. Mentre i fedeli si alzavano per prendere la comunione, tra le navate si diffondeva la voce del cantautore Tonio Pani che, chitarra in mano, ha cantato i Goccius di Sant’Elena, da lui scritti tempo fa per la patrona, con i fedeli che addirittura lo accompagnavano. 

Le reliquie resteranno in città fino a venerdì con la chiesa che resterà aperta dalle 6,30 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 21,30. Oggi cominceranno i pellegrinaggi con l’arrivo della Comunità di Guasila.

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