«Qui si respira un clima che in altri istituti minorili non c'è, determinato dalla capacità di chi ci lavora e dalla disponibilità di ampi spazi lavorativi ed esterni», ma non basta perché «la situazione dell'istituto penitenziario minorile di Quartucciu è insostenibile per le condizioni della struttura».

Lo ha detto il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari, arrivato in Sardegna su invito della Garante regionale dei detenuti Irene Testa, che di recente aveva lanciato l'allarme sulla struttura «fatiscente».

Alla visita ha partecipato anche il presidente del Consiglio regionale e coordinatore della Lega nell'Isola, Michele Pais, partito dello stesso sottosegretario Ostellari: «L'aspetto negativo è la struttura - ha precisato il sottosegretario - le sezioni e le celle non vanno bene, così non si può stare. Il dipartimento e la politica si devono interrogare su cosa fare». Due le soluzioni: «O si investe qui in maniera seria rivalutando un istituto che ha grandi potenzialità perché è molto grande - ha chiarito - oppure si fa un investimento diverso in un'altra area e in un altro edificio, vedremo come. Io chiedo che il dipartimento di giustizia minorile si attivi subito per cercare un'alternativa che coinvolga questo tipo di soluzione finale».

Tra le due ipotesi «pensare a un intervento qui è anche una questione economica, io punterei a scegliere quella che mi dà più sicurezza nella realizzazione e che costa meno alla comunità. Già dalla prossima settimana chiederò che ci sia sul tavolo almeno un ventaglio di soluzioni possibili - ha annunciato Ostellari -. Da troppo tempo qui non si è fatto nulla, abbiamo ereditato questa situazione. Ora invochiamo un tempo ragionevole almeno per decidere cosa fare».

«È una questione di sicurezza, e nonostante il trattamento sia ottimo non si riesce a rieducare i ragazzi in una struttura così angusta», ha detto la Garante dei detenuti della Regione Sardegna Irene Testa: «È una struttura vecchia, arrugginita in condizioni fatiscenti. Bene il trattamento ma male il luogo dove questi 12 ragazzi attualmente presenti sono costretti a scontare una pena». Testa non ha dubbi sul futuro della struttura: «Sono del parere che bisogna trovare un'altra struttura, mi risulta che il demanio l'ha cercata ma non l'ha trovata. Rispetto alla ristrutturazione di questo carcere io non sono favorevole, se poi dovesse risultare l'ultima spiaggia si ristrutturi, ma per me questa non è la struttura adatta».

Chiara la posizione della Garante: «Le leggi prevedono che il carcere sia l'extrema ratio per i ragazzi e si dovrebbe prediligere la comunità (percorso previsto attualmente solo in alcuni casi, ndr). Bisogna puntare alla rieducazione e la comunità sarebbe il passaggio più importante, dove i ragazzi svolgono attività tutto il giorno e vivono in un clima diverso». Una strada per ora lontana, come chiarito dal sottosegretario Ostellari: «Il trasferimento in comunità è previsto da norme precise, gli istituti minorili esistono per legge - ha precisato -, ciò che noi possiamo fare è investire nella qualità delle strutture che devono servire a educare i ragazzi e formarli, insegnando loro un mestiere con una vera possibilità di rieducazione e di una nuova vita».

Presente anche Gaia Tortora, la giornalista, vicedirettrice del Tg di La7 e figlia del popolare conduttore tv vittima di un errore giudiziario. «La struttura è fatiscente, lontana dal centro abitato e difficile da raggiungere per i familiari dei ragazzi detenuti - ha sottolineato al termine del sopralluogo -. Solo da poco hanno l'acqua calda, l'impianto elettrico non è a norma, non è pensabile farli stare così e questa è anche l'intenzione del sottosegretario che oggi ha potuto constatare queste condizioni - ha detto Tortora - O si investe per adattarla o i ragazzi devono comunque essere trasferiti in un luogo più adatto».

(Unioneonline/D)

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