Il Consiglio comunale di Senorbì ha approvato la delibera con la quale si stabilisce l’affidamento della riscossione coattiva dei tributi all’Agenzia delle Entrate. Cambia la strategia adottata dal Comune per quanto riguarda la riscossione dei tributi previsti dall’imposta unica comunale (Iuc) che comprende Imu (imposta sugli immobili), Tari (tassa sul servizio di raccolta rifiuti) e Tasi (tassa sui servizi indivisibili). 

L’obiettivo è individuare i residenti non in regola con i pagamenti, evitando così che il costo complessivo del servizio ricada solo su una parte della popolazione.

Due sono le opzioni per i Comuni: portare direttamente a riscossione coattiva le proprie entrate e occuparsi quindi personalmente (attraverso gli uffici) delle verifiche sui pagamenti, oppure affidarle all’Agenzia delle Entrate. Il Consiglio comunale di Senorbì, convocato dal sindaco Alessandro Pireddu, ha scelto questa seconda strada, con l’obiettivo di dichiarare guerra all’evasione fiscale. 

Per i contribuenti c’è poi una bella notizia: anche per il 2023 a Senorbì non è stata introdotta l’aliquota opzionale dell’addizionale Irpef. In un periodo di grave contrazione economica, cittadini e commercianti avranno un balzello in meno.

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