«Sembra sia stata bombardata». È il primo commento degli esterzilesi che sorpresi hanno visto piazza Sant’Ignazio, meglio conosciuta come Gecas, piena di macerie: «Neanche riesco a guardare verso il palco, mi mette tristezza», afferma chi ogni giorno è costretta a passare lì davanti.

Già, perché il palco, realizzato in pietra e legno nel lontano 1998, utilizzato per feste e manifestazioni, è stato abbattuto per volontà dell’amministrazione comunale.

Odiato e amato per ben 26 anni, quella piccola “capannina”, così la chiamano gli esterzilesi, era comunque diventato un simbolo del paese. Insomma a Esterzili c’è chi apprezza la scelta del Comune e chi invece storce il naso.

Non sono dunque mancate, come per la piazzetta dei Centenari, le polemiche, per la scelta del sindaco Renato Melis che subito vuole tranquillizzare gli animi.

«Le cose nuove creano sempre discussioni legate all’abitudine, sono scelte valutate, discusse, motivate e preannunciate da tempo», afferma, «in questi anni abbiamo fatto tante scelte “fastidiose”, ma sempre guidate da lungimiranza e senso di responsabilità. Il tempo sarà maestro».

La piazza già nel 2014 ha subito un restyling. Era stato lo stesso Melis, ingegnere di professione, a progettarla quando alla guida del paese c’era la sindaca scomparsa in corso di mandato, Gianna Melis.

Ora resta da capire dove verrà posizionata la statua di Pinuccio Sciola, donata al paese tantissimi anni fa da un esterzilese, ora deceduto, emigrato appena adolescente a Milano. Mentre il lato destro del palazzo comunale verrà chiuso, ma sarà uno spazio all’occorrenza apribile e soprattutto che si potrà riscaldare durante la stagione invernale. Soprattutto verrà realizzato un bagno pubblico, una grossa esigenza per il paese soprattutto durante le manifestazioni più importanti.

«Sarà un’area a completa disposizione della comunità per favorire la socialità, soprattutto utilizzabile dagli anziani», conclude Melis. 

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