Era stata licenziata dalla sua azienda perché aveva la sclerosi multipla. Ora la donna è tornata al lavoro.

Del caso si è occupata la consigliere di Parità della Regione Sardegna Maria Tiziana Putzolu. Tutto è cominciato alla fine dello scorso anno, quando il medico competente che l’aveva visitata aveva dichiarato la donna “inidonea alla mansione specifica”.

Così l’azienda, una società con sede nella zona industriale di Elmas che opera nel campo della ristorazione, l’ha licenziata.

Il caso è stato segnalato a Putzolu dalle avvocate dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla, Amarugi e Demuro, che avevano subito impugnato l’ingiusto licenziamento.

La consigliera ha così incontrato l’azienda, che si è mostrata collaborativa e ha superato il problema facendo rientrare al lavoro la donna con una diversa mansione.

«Siamo tutti molto soddisfatti per essere giunti in brevissimo tempo alla soluzione del caso», afferma Putzolu, che sottolinea l’atteggiamento «collaborativo dell’azienda».

«Il caso – spiega la consigliere – si può inquadrare nella fattispecie della doppia discriminazione perché le persone affette da sclerosi multipla in Sardegna sono, purtroppo, prevalentemente donne, nella misura del 70% dei casi sui circa 7mila soggetti totali affetti da questa patologia nell’Isola. Questo non è il primo caso che mi viene segnalato, e posso dire che le donne affette da sclerosi sono sotto attacco sul posto di lavoro in tutta Italia. Aver raggiunto questo risultato e in così breve tempo ci fa ben sperare per le altre donne».

(Unioneonline/L)

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