Cresce il turismo religioso attorno alle antiche chiesette nell'hinterland cagliaritano
Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Alla scoperta delle antiche chiesette.
Quelle di San Gregorio e di San Basilio sono ubicate in territorio di Sinnai ma ad organizzare i festeggiamenti religiosi sono dei Comitati di Maracalagonis.
E succede anche che nel cortile antistante la storica chiesetta di San Giovanni a Settimo San Pietro, sia stato scoperto a poche decine di centimetri di profondità uno splendido mosaico di una villa romana.
Succede pure che l'affascinante chiesetta dedicata a Nostra Signora d'Itria, nel cuore del centro storico di Maracalagonis diventi spesso anche sede di incontri culturali.
E capita infine che attorno a questi scrigni del passato, inizi a fiorire anche quel turismo religioso che sicuramente non guasta ma che anzi piace sempre di più.
Così succede che attorno alla chiesetta Sant'Elena, nelle campagne di Sinnai, si sviluppi anche una forma di turismo gastronomico alla scoperta del passato.
Tra favate, sagra del dolce, del pane e della mandorla quasi a riportare al clima che si viveva in tempi passati.
Tra fede vera e un contorno che inizia a portare anche i turisti e i villeggianti.
"In effetti - dice Mario Fadda, sindaco di Maracalagonis - soprattutto per la sagra di San Basilio si crea un movimento che piace.Ci si incontra, ci si ritrova. Personalmente credo nel turismo religioso. Una carta da giocare anche alla riscoperta del territorio".
Matteo Aledda sindaco di Sinnai. "In questo contesto - dice - la sagra di Sant'Elena che si celebra a fine settimana sta conquistando sempre più estimatori. C'è un Comitato davvero dinamico che sa proporre con i riti religiosi, la fiera della mandorla e la degustazione dei prodotti locali. La stessa Fiera del cestino di Solanas ha avuto un notevole successo anche grazie alla dimostrazione dal vivo della lavorazione del formaggio e de sa fregula".
A Settimo sono le sagre campestri di San Giovanni e di San Pietro a suscitare grande interesse. "La scoperta del mosaico romanico a San Giovanni - dice il sindaco Gigi Puddu - può contribuire al rilancio del turismo religioso. Basti pensare alle nostre chiesette di campagna, alla cattedrale di San Pantaleo a Dolianova, a Sibiola di Serdiana".
A settembre, Selargius proporrà il tradizionale matrimonio in catena. Pro Loco e Comune sono già mobilitati. " Un evento-dice il sindaco Gianfranco Cappai - che ormai fa parte della nostra storia e della nostra cultura. Al matrimonio selargino, saranno affiancate manifestazioni culturali di grande richiamo".