Il pm di Cagliari Emanuele Secci ha chiesto il rinvio a giudizio per un 52enne di Pula cui viene contestata la responsabilità nella morte di Christian Urru, vittima di un tragico incidente stradale avvenuto nell’agosto 2018 al km 29 della Statale 195.

La stessa richiesta è stata avanzata per due funzionari Anas, il responsabile del procedimento di collaudo e ii direttore dei lavori commissionati a un’impresa per il "ripasso" della segnaletica orizzontale, “con particolare riferimento alla doppia linea continua che doveva essere presente (anche) in quel tratto di strada davanti al distributore, e che invece era tratteggiata o, meglio, era stata resa tratteggiata”.

La dinamica dell’incidente è stata ricostruita da Francesco Marongiu, consulente tecnico a cui il pm ha affidato la perizia cinematica per accertarne dinamica, cause e responsabilità. Alle perizie ha partecipato anche l'ingegnere Stefano Ferrigno, messo a disposizione come consulente di parte da Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini a cui i familiari di Urru si sono rivolti per essere assistiti.

Secondo la ricostruzione avallata dalla Procura, all'automobilista, che procedeva da Cagliari a Teulada, “si imputa di aver effettuato, una manovra di svolta a sinistra per immettersi nel distributore proprio mentre nel senso opposto, sopraggiungeva la Ducati Monster 600 di Urru, a cui il 52enne avrebbe dovuto dare la precedenza”.

Ma, come detto, l’incidente sarebbe stato anche causato da difetti della segnaletica orizzontale. 

Il gip del Tribunale di Cagliari, Maria Cristina Elisabetta Ornano, ha fissato per il 20 giugno 2022, l'udienza preliminare del processo.

(Unioneonline/l.f.)

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