La notte vagano per il paese in cerca di un posto in cui dormire, di giorno stazionano in una panchina davanti al Municipio di Capoterra.

Ornella Pili (60 anni) e Antonio Di Pinto (64) da un anno e mezzo vivono per strada, e non hanno neppure un'auto in cui rifugiarsi quando piove o fa freddo. I loro averi sono racchiusi nelle buste della spesa che si portano appresso: la doccia è un lusso che si possono permettere ogni tanto, grazie a qualche conoscente.

Per nove anni hanno vissuto in via Diaz dove avevano occupato una casa in un edificio di proprietà del Comune. A novembre del 2002, racconta Ornella, «siamo stati cacciati via, ero ancora a letto quando sono arrivati i carabinieri per farci abbandonare l'appartamento. Da allora siamo diventati dei senzatetto, i servizi sociali continuano a dirci che dobbiamo darci da fare noi per trovare una sistemazione, ma nessuno è disposto ad affittare una casa a qualcuno nella nostra condizione, anche se poi a pagare sarebbe il Comune. Non percepiamo più neppure il reddito di cittadinanza, e a quanto ci risulta, sembrerebbe che siamo stati cancellati anche dall'elenco dei residenti a Capoterra. Questa non è vita».

Il sindaco, Beniamino Garau, ha anticipato che si confronterà con i servizi sociali «per capire come intervenire nell’immediato».

Ivan Murgana

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