Capoterra: «La nostra vita su una panchina»
Ornella e Antonio lanciano un appello per trovare casa, vivono all’aperto dal 2022Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La notte vagano per il paese in cerca di un posto in cui dormire, di giorno stazionano in una panchina davanti al Municipio di Capoterra.
Ornella Pili (60 anni) e Antonio Di Pinto (64) da un anno e mezzo vivono per strada, e non hanno neppure un'auto in cui rifugiarsi quando piove o fa freddo. I loro averi sono racchiusi nelle buste della spesa che si portano appresso: la doccia è un lusso che si possono permettere ogni tanto, grazie a qualche conoscente.
Per nove anni hanno vissuto in via Diaz dove avevano occupato una casa in un edificio di proprietà del Comune. A novembre del 2002, racconta Ornella, «siamo stati cacciati via, ero ancora a letto quando sono arrivati i carabinieri per farci abbandonare l'appartamento. Da allora siamo diventati dei senzatetto, i servizi sociali continuano a dirci che dobbiamo darci da fare noi per trovare una sistemazione, ma nessuno è disposto ad affittare una casa a qualcuno nella nostra condizione, anche se poi a pagare sarebbe il Comune. Non percepiamo più neppure il reddito di cittadinanza, e a quanto ci risulta, sembrerebbe che siamo stati cancellati anche dall'elenco dei residenti a Capoterra. Questa non è vita».
Il sindaco, Beniamino Garau, ha anticipato che si confronterà con i servizi sociali «per capire come intervenire nell’immediato».
Ivan Murgana
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