Capoterra continua a perdere residenti, 500 in meno negli ultimi sette anni
Ora sono 24.300, ma il sindaco punta a invertire il trend: «Con scuole, asili e housing sociale in 5 anni saranno 25mila»Il municipio di Capoterra (Archivio)
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Quasi cinquecento residenti persi dal 2017 al 2024, l’incapacità di attrarre giovani coppie così come era accaduto sino agli inizi del Duemila: Capoterra continua a fare i conti con una preoccupante flessione demografica che ha fatto scendere il numero degli abitanti a 24.300.
Sono lontani i tempi in cui, complice la nascita di nuove zone residenziali, Capoterra viveva un vero boom demografico: dopo vent’anni la politica si interroga come arrestare questa tendenza negativa e rendere il territorio nuovamente appetibile per le giovani famiglie. L’ex sindaco, Francesco Dessì, ricorda gli anni in cui si piantavano anche 280 alberi all’anno per celebrare ogni nuovo nato: «Si registrano più morti che nascite, questo è un dato di fatto, ma ci sono anche residenti delle zone a mare, ormai anziani, che preferiscono tornare a Cagliari, da dove provengono, per avere più servizi. Non mancano le famiglie che si trasferiscono nel capoluogo perché, crescendo, i figli hanno esigenze che il nostro sistema di trasporti non sempre è in grado di soddisfare: uno dei problemi principali resta il collegamento con la città, una beffa se si pensa che siamo uno dei centri dell’hinterland più vicino. Un centro intermodale di smistamento dei pullman sulla nostra costa e la metropolitana leggera potrebbero fare tanto».
Efisio De Muru, capogruppo del Pd, spiega come il potenziamento del welfare possa invertire il trend negativo delle nascite: «Trovare case in affitto a Capoterra, come nel resto dei centri attorno a Cagliari, è sempre più complicato. Con i mutui a tassi proibitivi e i contratti di lavoro atipici degli under 40 è sempre più difficile acquistare una casa, ecco perché, per avvicinare le giovani famiglie, è necessario dare servizi che non tutti possono garantire: il tempo pieno nelle scuole va proprio in questa direzione. Capoterra può diventare un’eccellenza, la vicinanza da Cagliari, il parco di Gutturu mannu e la sua costa, con le opportunità che offrirà il completamente della nuova strada, sono ingredienti che possono rilanciare il nostro territorio».
Nuove scuole e asili nido, housing sociale e un restyling del Piano urbanistico comunale per la nascita di nuove zone residenziali: il sindaco, Beniamino Garau, spiega come i risultati del lavoro portato avanti oggi dalla sua amministrazione, si vedranno entro cinque anni: «In questo lasso di tempo abbiamo stimato che la popolazione arriverà a superare i 25mila abitanti, puntiamo a diventare uno dei centri più importanti della Città metropolitana. Ci sono meno nascite, è vero, ma costruiamo asili nido, mense e scuole per far sì che le famiglie di fuori scelgano di trasferirsi da noi. Fondamentale, inoltre, è dare la possibilità alle persone di costruire la propria casa, non accadrà più che un piano di lottizzazione ristagni per dieci anni sulle scrivanie del Comune prima che ottenga il via libera. Siamo certi, inoltre, che la nascita delle nuove aree commerciali e i posti di lavoro che di conseguenza porteranno daranno nuova linfa a Capoterra».