Assemini aspetta da tempo di poter riutilizzare gli edifici pubblici: è il caso dello stabile di via Sicilia, struttura e piazzale attualmente chiuso, ma che nella programmazione dell’amministrazione Puddu, dovrebbe essere in un prossimo futuro sede del mercato comunale.

Lo annuncia il sindaco Mario Puddu: «Assemini ha tante infrastrutture utili alla comunità che in questa prima fase della legislatura abbiamo censito, monitorato e valutato, dato che la maggior parte di esse hanno bisogno di interventi più o meno urgenti e onerosi. Una di queste è lo stabile di via Sicilia che, dopo i lavori di manutenzione necessari, ospiterà il mercato cittadino settimanale».

Lo conferma anche l’assessore ai servizi manutentivi, Matteo Venturelli: «Abbiamo ripreso il progetto alla fine del 2024 chiedendo anche ulteriori somme in modo che fossero poste a bilancio: è un progetto che va ripreso secondo le indicazioni e le prescrizioni dei vigili del fuoco. Si tratta di interventi entro i 150.000 euro: occorre intervenire sull’impianto elettrico, sulla pavimentazione e sui cancelli».

Si tratta infatti di inserire un quadro elettrico e un punto prese in caso di manifestazioni, di intervenire sulla torre faro, provvedere all’installazione di led distribuiti in tutta l’area, applicare dei dispositivi antiscivolo sulla pavimentazione, sostituire i cancelli che non sono a norma e provvedere alla sistemazione della zona bar e di spazi polifunzionali in caso di utilizzo durante le manifestazioni.

Sono perplessi rispetto ai progetti del Comune, Giuliano Casula insieme a M. Assunta Casti che ad Assemini, per il mercato, si recano con la loro bancarella di frutta e verdura tutte le settimane da molti anni: «Durante il periodo in cui c’era il commissario in questa cittadina, abbiamo provato a stare nella sede di via Sicilia, ma oggettivamente presenta dei problemi, soprattutto di natura logistica perché a seconda del posto che viene assegnato ad esempio, nella zona centrale, se si dovesse avere la necessità di andare via prima, non si potrebbe perché dovrebbe far spostare tutti».

Alle perplessità si aggiungono anche i consiglieri di minoranza (Pd) Alessandro Casula e Niside Muscas (FdI). «Il comune – dice Casula – dispone di infrastrutture che vediamo chiuse o non utilizzate. In consiglio comunale abbiamo spesso interrogato l’amministrazione in merito e continueremo a farlo finché non avremo risposte convincenti. Lo stabile di via Sicilia ha un grande potenziale e a oggi è chiuso così come la piscina o l’auditorium comunale, e per renderli alla cittadinanza occorre non solo consegnarli in piena sicurezza, ma anche tenendo conto delle esigenze degli utilizzatori». Mentre Muscas aggiunge: «È un altro stabile senza identità, nato per un motivo e poi usata per tutto e nulla. Un altro immobile degradato che necessita di altri soldi dei cittadini per essere usato ed essere decoroso».

Conclude infine il sindaco Puddu: «Come sempre l’interlocuzione con tutte le voci è importante: è poi compito dell’amministrazione fare le valutazioni necessarie per rendere quel bene fruibile e via Sicilia e l’area del mercato è una di quelle. Ma soprattutto occorre tempo». 

© Riproduzione riservata