Quelle ossa sono rimaste nell’armadio di un genetista per quattro anni. Poi, un magistrato si è ricordato della loro esistenza e le ha girate al Ris: agli scienziati dell’Arma sono bastati appena due giorni per dare una risposta.

Le ossa appartengono a Luigi Dessì, il pensionato 74enne di Armungia scomparso il 25 giugno di sette anni fa a San Vito. Nonostante un grande dispiegamento di forze (furono usati anche un elicottero e alcuni droni), come racconta Gianfranco Piscitelli, l’avvocato che presiede “Penelope Sardegna”, l’associazione che si occupa di scomparsi, l’uomo non fu mai ritrovato. Poi, quattro anni fa, un cercatore di funghi si imbatté in alcuni resti umani. Quelle ossa sono rimaste a lungo senza un proprietario.

Sino al riconoscimento avvenuto questa settimana: finalmente Dessì potrà avere una sepoltura. Il funerale sarà celebrato mercoledì o giovedì ad Armungia.

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