Tifo da stadio per la finalissima della Corsa delle lumache, riservata ai bambini e agli adulti mai cresciuti, promossa dalla Pro loco, dal Comune e dall’autoscontro Tidu in occasione della trentunesima edizione della Sagra della lumaca che si sta celebrando in questi giorni a Gesico in concomitanza con la secolare Festa di Sant’Amatore.

La gara caratterizzata dall’incedere lento ma continuo de “is sitzigorrus” è stata una vera e propria festa che ha richiamato nel piccolo paese della Trexenta tantissimi appassionati. A tagliare per prima il traguardo è stata “Ignazina” spronata dalla padroncina Francesca Bonu, al secondo posto “Gil Vutton” di Christian Corda e al terzo “Mario” di Leonardo Ulasci. «La lentezza e la caparbietà sono le caratteristiche principali dei gesichesi, da qui nasce la pazza idea della gara tra lumache che riproponiamo ormai da 26 anni», dice il presidente Pro loco Carlo Carta. Quella andata in scena nella palestra comunale di Gesico è la corsa più lenta del mondo. «Ma forse è anche la più divertente», conclude Carta.

La sagra va avanti: oggi, sabato 14 ottobre, l’intera giornata sarà dedicata a fiere (dell’agricoltura, dei libri), mostre, degustazione di specialità a base di lumache, musica dal vivo, cibo da strada e birre artigianali. La Festa di Sant’Amatore, quest’anno alla sua 402esima edizione, prosegue domani domenica 15 ottobre con “sa missa sarda” celebrata da monsignor Gianfranco Zuncheddu nel santuario dedicato a Sant’Amatore. Si ripete un rito che nelle intenzioni voleva avvicinare il popolo alla Chiesa e di fatto permise a tanti di capire il vero significato del messaggio evangelico.

© Riproduzione riservata