La prima campanella dopo le vacanze natalizie suona a singhiozzo in Sardegna. Al di là di scioperi e proteste degli studenti che spingono per la dad in questo periodo di forte crescita dei contagi, diversi sindaci hanno fatto slittare l’inizio delle lezioni in presenza.

L'ultimo caso è quello di Bosa, dove Piero Franco Casula a fronte di 244 persone risultate positive (molte proprio nll mondo della scuola) ha deciso la sospensione delle attività scolastiche in presenza di tutte le classi delle scuole dell'infanzia, Primaria, Secondaria di Primo e Secondo Grado, pubbliche e private, sino al 15 gennaio compreso.

Decisione simile assunta a Cabras e Solanas dal sindaco Andrea Abis, dopo la rilevazione di 70 nuovi casi. Entro la settimana verrà organizzato un altro screening a tappeto scuola per scuola.

Scuole chiuse sino al 15 gennaio anche a Milis, sempre nell'Oristanese, e a Macomer, nel Nuorese, dove il sindaco Antonio Onorato Cuccu, dopo una riunione del centro operativo comunale (Coc) alla presenza dei dirigenti scolastici cittadini e sentito anche il parere favorevole dell'Igiene Pubblica Asl Nuoro, ha deciso per la proroga della didattica a distanza nelle scuole cittadine fino a sabato 15 gennaio 2022.

Sempre da Macomer arriva anche la richiesta "di ripetere lo screening sulla popolazione scolastica nel breve periodo. Si è inoltre deciso di adottare un'ordinanza di chiusura dei bar e dei distributori automatici di bibite alle ore 21 massimo fino a domenica 16 gennaio 2022", scrive sui social il primo cittadino.

Altri comuni avevano già deciso da tempo di posticipare. A Nuoro le scuole dell'infanzia, elementari, medie e superiori, pubbliche e non dovranno attivare la didattica a distanza fino al completamento dell'attività di screening.

A Ghilarza le lezioni riprenderanno il 17. Il sindaco di Desulo, che ha disposto anche un mini lockdown con coprifuoco alle 22 per gli adulti e alle 18 per i minorenni e l'obbligo di indossare le mascherine Ffp2 nei bar, ha deciso che la ripresa delle attività didattiche in presenza sarà il 14 gennaio con lo stop alle lezioni (anche in Dad) sino ad oggi. 

ANCI SARDEGNA – E il presidente di Anci Sardegna Emiliano Deiana attacca il governo: "Se hai delle regole che, comunque, dispongono Dad e chiusura di classi con la presenza di uno o più alunni infettati, di cosa ci si stupisce se, nel giro di qualche settimana, tutta la scuola sarà in Dad ma senza nessuna regia, senza nessun progetto? C'è davvero qualcuno che si stupisce? Vabbè buona giornata, bambine e bambini", è il suo sfogo.

Ancora: "Se tu, Governo, mantieni i medesimi modelli organizzativi pre-pandemia. Se mantieni lo stesso metro e parametro per la formazione delle classi. Se non fai nulla per riorganizzare il trasporto. Se la tecnologia la vivi non come supporto, ma come nemico. Se non hai fornito ad alunni, insegnanti e famiglie gli strumenti tecnologici e connettività adeguate. Se non sei intervenuto per conciliare i tempi famiglia-lavoro con lo smart working. Se continui, come un cerbero, a ripetere il mantra 'la-scuola-in-presenza', ma hai la variante Omicron che è infettante in maniera tendenzialmente assai superiore al conosciuto - conclude –. Tutto cambia. Nulla cambia". 

"Il Governo Draghi, sulla scuola e non solo, è allo stesso livello, bassissimo peraltro, del Governo Conte”, è la conclusione.

(Unioneonline/L)

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