25 maggio 2012 alle 11:34aggiornato il 25 maggio 2012 alle 11:34
Portoscuso, elezioni incandescentiSi va alle urne tra minacce e veleni
La caccia all'ultimo voto è partita da un pezzo, Portoscuso è in campagna elettorale dall'inizio dell'anno. Sono cinque le liste in corsa per conquistare il Municipio, finora tante scintille ma nessuno scontro frontale anche se l'inchiesta giudiziaria che ha investito il paese aleggia su Portoscuso.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Ci sono i suoi assessori, gli ex consiglieri e il figlio. Tutti in corsa per riconquistare il Comune. Lui, Adriano Puddu, l'ex sindaco accusato di concussione sessuale e corruzione, questa volta non è della partita, ma la sua scarcerazione a due settimane dalle elezioni rischia di incidere su una campagna elettorale densa di colpi di scena, condita da minacce e attentati.
CLIMA MAFIOSO Qualcuno parla apertamente di clima mafioso e di allarme-voto di scambio sulle prossime amministrative. Nei giorni scorsi Giorgio Alimonda, uno dei quattro candidati alla carica di sindaco ha chiesto l'intervento del Prefetto di Cagliari affinché vigilasse sulla nomina degli scrutatori. L'appello è servito a poco. Il personale che lavorerà nei seggi è stato scelto dai consiglieri della maggioranza che ha sostenuto Adriano Puddu. L'unico esponente dell'opposizione Gigi Zuddas, che ha optato per lo stesso criterio di nomina, nelle prossime elezioni sarà candidato con la lista di Rossano Loddo, attuale assessore provinciale di centrosinistra (eletto nella lista di Tore Cherchi) e fedelissimo dell'ex sindaco. Secondo Giorgio Alimonda la nomina degli scrutatori senza fare ricorso al sorteggio «potrebbe mettere a rischio la giusta imparzialità delle operazioni elettorali».© Riproduzione riservata