Porto Rotondo, evasione per 90 milioniSequestrati trenta appartamenti
La Gallura coinvolta in una maxi evasione fiscale: novanta milioni di euro. La Guardia di Finanza ha sequestrato trenta appartamenti a Porto Rotondo.Era a Olbia una delle basi più importanti delle società che avevano organizzato un’evasione fiscale da novanta milioni di euro. La Gallura rientra per due ragioni nell’inchiesta conclusa oggi dalla Guardia di finanza di Pescara: perché all’aeroporto Costa Smeralda operavano i canadair di proprietà della società che ha architettato la frode e anche perché a Porto Rotondo stamattina sono stati sequestrati ben trenta appartamenti. In Sardegna dunque le società che facevano capo all’imprenditore Giuseppe Spadaccini, investivano una parte importante degli utili accumulati attraverso il raggiro internazionale scoperto dalle Fiamme gialle nel corso di un’inchiesta durata diversi anni.
La maxi evasione fiscale internazionale è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Pescara tra l'Italia ed il Portogallo: 24 gli indagati, per 13 dei quali sono state emesse ordinanze di custodia cautelare, delle quali cinque in carcere; tra gli arrestati nell'operazione "Flying money", l'imprenditore abruzzese del settore aereo, Giuseppe Spadaccini che, tramite la società Sorem, gestisce gli aerei antincendio Canadair Cl-415 di proprietà del Dipartimento della Protezione civile. Spadaccini, al momento rinchiuso nel carcere romano di Regina Coeli, è ritenuto dalle Fiamme Gialle il promotore di tutta l'operazione illecita, consistente sostanzialmente nella creazione all'estero di false compagini societarie. Tutte le società fittiziamente create hanno sede nell'isola portoghese di Madeira e avevano contatti con società abruzzesi legate al mondo del trasporto aereo.
L'imprenditore è accusato di avere promosso ed organizzato, attraverso collaboratori italiani, la fitta rete di società italiane e portoghesi le quali, tra il 1999 ed il 2008, hanno emesso ed utilizzato fatture per operazioni inesistenti per 30 milioni di euro. Un giro vorticoso di danaro per sottrarre i ricavi delle società italiane al fisco, creando fondi occulti all'estero. Le società coinvolte nelle indagini, avviate nel settembre 2007, sono legate al mondo del trasporto aereo. Oltre a Spadaccini, gli ordini di custodia cautelare in carcere riguardano l'avvocato Francesco Valentini, di 44 anni, originario di Monfalcone (Gorizia), due cittadini portoghesi ed un canadese. Ai domiciliari sono finiti il notaio pescarese Massimo D'Ambrosio, ritenuto dagli investigatori complice a tutti gli effetti di Spadaccini, colui che stipulava tutti i rogiti e si prestava al riciclaggio di denaro.
Tra i nomi noti quelli di Leonardo Valenti, in passato amministratore delegato del pastificio Delverde di Fara San Martino (Chieti), e il commercialista di Chieti, Giacomo Obletter, che figura come imputato sia nell'inchiesta su presunte tangenti nella sanità abruzzese, sia in quella sulla Fira, relativa ad una truffa ai danni della Regione e dell'Unione europea da 16 milioni di euro. Nel corso dell'operazione, sono stati sequestrati.oltre agli immobili di Porto Rotondo, quote societarie, uno yacht e saldi attivi sui conti correnti per quasi 12 milioni di euro.