Polemica sui vaccini contro l’influenza, Nieddu: “In regola, qui l’epidemia arriva dopo”
L’opposizione: “Campagna improvvisata, non c’è la convenzione con i medici di famiglia”. L’assessore: “Partiti da settimane come da protocollo”Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
È scontro sulla gestione della campagna vaccinale contro l’influenza in Sardegna. L’opposizione attacca su “ritardi e pasticci”. L’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, replica: “Tutto in regola”.
L’OPPOSIZIONE. Parlano di azioni “in ordine sparso” e di “grande ritardo rispetto alle raccomandazioni del ministero della Salute” i consiglieri regionali del gruppo Leu, Articolo 1, Demos e Possibile, autori di una interrogazione. "Per la vaccinazione e la relativa campagna informativa che doveva partire contestualmente”, si legge nel documento sottoscritto da Maria Laura Orrù (con il capogruppo Eugenio Lai e Laura Caddeo e Daniele Cocco), “a oggi non è stato ancora sottoscritto l'accordo con i medici di famiglia, alleati preziosi in questo processo". Inoltre “le Asl si stanno organizzando in autonomia, con l'attivazione di strutture decentrate territoriali: così hanno fatto quelle di Oristano e Nuoro, dandone notizia sul sito istituzionale Sardegna Salute. Non è pervenuta invece l'organizzazione di Cagliari e delle altre province”.
L’ASSESSORE. “Nessun ritardo. La campagna di vaccinazione antinfluenzale è già partita da settimane su tutto il territorio regionale. L’assessorato ha dato indicazioni alle Asl sulla base di quanto previsto per la campagna di prevenzione a livello nazionale e ogni azienda ha declinato le modalità secondo la propria organizzazione”: così ha risposto Nieddu. L’esponente della Giunta Solinas ha anche aggiunto che “Come si è sempre registrato, in Sardegna l’epidemia ha tempi diversi rispetto alla diffusione nel resto d’Italia, arriva più tardi, così come il picco. I tempi della campagna di vaccinazione sono assolutamente in linea con questo quadro”.
Per Nieddu “molti medici di base hanno già iniziato a vaccinare nei propri ambulatori, a prescindere dall’accordo regionale che è ancora in fase di definizione. Bisogna infatti ricordare, che gli accordi a livello nazionale prevedono, in ogni caso, l’adesione dei medici di medicina generale alla campagna antinfluenzale”.
(Unioneonline/E.Fr.)