"Chiedere la gestione di alcune competenze è perfettamente legittimo per una regione, altra cosa è chiedere di tenersi tutto il gettito fiscale".

Il giorno dopo il referendum che si è tenuto in Lombardia e Veneto il governatore Francesco Pigliaru parla di autonomia, lanciando una stoccata al presidente veneto Luca Zaia che vuole tenersi il 90% del gettito fiscale.

"Se il senso del referendum - continua Pigliaru - è chiedere maggiore autonomia, avere più competenze e gestire direttamente l'erogazione di alcuni servizi, allora questo è ragionevole: se invece è sostenere che ognuno si tiene il gettito delle proprie tasse a prescindere, può diventare un grosso problema per il sistema Italia".

Parla di un referendum "ambiguo" il governatore, "perché non è chiaro quale sia il mandato politico che ne verrà fuori".

Il risultato, continua, è il segno che c'è una "forte richiesta di autonomia, segnale politico importante in un periodo di tendenze centralistiche dello Stato".

"Regionalismo però - ammonisce - non significa perdere di vista l'unità nazionale, in tutto il mondo le regioni più ricche contribuiscono a un fondo perequativo, altrimenti non avrebbe senso parlare di Nazione".

E lo strumento del referendum? "Non è l'unico a disposizione per rivendicare maggiore autonomia, è una decisione legittima ma costosa".

(Redazione Online/L)
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