Sempre più persone scelgono di viaggiare con il proprio animale domestico. Che si tratti di un cane, un gatto o un furetto, se la meta è oltre i confini italiani, serve un documento fondamentale: il passaporto europeo per animali da compagnia

Valido in tutti i Paesi dell’Unione europea, questo lasciapassare consente di muoversi senza problemi, a condizione che l’animale sia in regola con le vaccinazioni obbligatorie. Il passaporto, come suggerisce il nome, è un documento ufficiale, rilasciato dai Servizi veterinari delle Asl, che certifica l’identità e lo stato di salute dell’animale. È obbligatorio per viaggiare nei Paesi dell’Unione europea, ma riconosciuto anche da alcuni Paesi terzi. 

Per ottenerlo è fondamentale il supporto del veterinario di fiducia. L’animale deve essere identificato tramite microchip (oppure tatuaggio, se applicato prima del 3 luglio 2011 e perfettamente leggibile). Deve inoltre essere vaccinato contro la rabbia, obbligatoriamente dopo l’identificazione: si tratta del requisito sanitario principale per il rilascio del documento

Per ottenere il via libera dal veterinario, l’animale deve essere iscritto regolarmente all’anagrafe regionale degli animali da affezione. L’operazione, anche in questo caso, può essere fatta sotto la guida e il consiglio dello specialista di riferimento. Una volta verificati tutti i requisiti, il passaporto viene rilasciato dall’Asl veterinaria competente per territorio. Il passaporto è valido a vita, ma deve essere aggiornato con ogni nuova vaccinazione antirabbica.

E se si vuole viaggiare fuori dall’Unione europea? In quel caso bisogna tenere in conto che le introduzioni di animali sono stabilite dal Paese stesso. A seconda della meta dunque è consigliato contattare l’ambasciata o le autorità. In molti casi, fortunatamente, è sufficiente un certificato di buona salute e l’attestazione della vaccinazione antirabbica fatta da almeno 30 giorni. È importante ricordare che in alcuni Paesi, per gli animali, è prevista la quarantena in una struttura sanitaria o particolari richieste di ingresso. 

(Unioneonline/v.f.)

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