Panni e traverse in ritardo di mesi, e malati e anziani in grossa difficoltà. A denunciarlo è la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Desirè Manca, che sul tema va all’attacco del governatore Christian Solinas: «Mentre il Presidente pensa alla costruzione dei nuovi ospedali», dice Manca, «i problemi reali che i pazienti sardi sono costretti ad affrontare nel quotidiano per vivere in maniera dignitosa non vengono minimamente considerati. Sono sempre più gravi i ritardi nella consegna a domicilio degli ausili ad assorbenza per persone incontinenti. La società vincitrice della gara d’appalto continua a non rispettare le tempistiche di consegna previste dal bando».

Il problema, secondo la pentastellata, risiederebbe nella modifica delle modalità di consegna: «Da quando i panni e le traverse devono essere consegnati direttamente al domicilio con cadenza trimestrale, mentre in precedenza i presidi venivano consegnati tramite le farmacie convenzionate, i disagi sono aumentati notevolmente. Le famiglie, oltre a lamentare la scarsa qualità delle forniture, si trovano costrette ad acquistare i presidi a proprie spese. E chi non se lo può permettere? Non è ammissibile che i cittadini debbano farsi carico anche di questa rata, tra l'altro in un momento in cui il carovita sta mettendo in ginocchio le famiglie».

Manca parla di ritardi di quasi un mese, con l’ultima fornitura in programma entro il 15 giugno e ancora non avvenuta. La consigliera sollecita l’intervento del presidente Solinas e dell’assessore della Sanità Doria. Ma quella di panni e traverse non sarebbe l’unica criticità: «Un altro grande problema», spiega, «riguarda la fornitura degli ausili per stomizzati per quanto riguarda la Asl di Sassari, dove gli acquisti stanno andando incontro a difficoltà legate a diversi aspetti della gara d'appalto e alle ditte aggiudicatarie».

Ed ecco che il bersaglio è la giunta Solinas: «Mentre si pensa alla costruzione dei nuovi ospedali per riportare lustro al tema della sanità in campagna elettorale, si dimenticano le persone, le più fragili, alle quali non viene permesso di vivere in maniera dignitosa. Penso a chi viene operato al colon e subisce un intervento di stomia, a chi è allettato, e deve pagarsi i presidi essenziali. Questo è il livello catastrofico in cui versa la nostra sanità. Però si guarda al nuovo ospedale».

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