Otto Paesi Nato, 6mila militari, oltre 120 mezzi: “prove di guerra” in Sardegna con la Mare aperto 2025
Al via la più grande esercitazione annuale della Marina italiana. In porto a Cagliari arrivano le navi Trieste, San Giorgio, San Marco e San Giusto, poi rotta verso le acque dei poligoni per tre settimanePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Domani, 28 marzo, approderanno al porto di Cagliari, molo Sabaudo, la nave San Giorgio e la nave San Marco, pezzi di pregio della marina Militare italiana. Le acque del Tirreno, con rotta verso il molo Rinascita, saranno solcate anche dalla nave d'assalto anfibio multiruolo Trieste, la più grande unità militare costruita in Italia dal secondo dopoguerra, che subentra nel ruolo di portaerei a Nave Garibaldi, dopo oltre 40 anni di servizio. E ancora la San Giusto, che attraccherà al Molo Ichnusa. Oltre a incrociatori vari.
Due giorni di sosta e poi via, verso la maxi esercitazione Mare Aperto 2025, la più grande operazione addestrativa annuale della Difesa in ambito marittimo, pianificata e condotta dal comando in capo della Squadra Navale. La Sardegna con i suoi poligoni (Teulada, Quirra-Perdasdefogu e Capo Frasca) sarà ovviamente al centro del teatro di guerra simulata, con uno spettatore silenzioso: la Russia di Vladimir Putin. Un allestimento annuale assume un sapore particolare in questo 2025, funestato da venti di guerra che fanno sentire il loro alito anche in Europa.
L'operazione coinvolgerà oltre 120 mezzi, tra unità navali, sommergibili, aerei, elicotteri e veicoli non pilotati di tipo subacqueo, aereo e di superficie, con la partecipazione di oltre 6.000 militari provenienti da otto nazioni della Nato (oltre all’Italia: Usa, Francia, Spagna, Regno Unito, Germania, Grecia e Turchia) e la presenza di osservatori di 21 marine estere. Per le prossime tre settimane, con il concorso di componenti di Esercito, Aeronautica, Carabinieri, Guardia di Finanza e Capitaneria di Porto, equipaggi e reparti operativi della Marina Militare si addestreranno nel Mediterraneo centrale, «affrontando scenari operativi complessi e ad alto realismo». L'esercitazione, fanno sapere dalla Difesa, «prevede un intenso programma di addestramento, con particolare attenzione al contrasto delle minacce Cbrn (chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari) nella dimensione marittima e alle loro possibili ripercussioni a terra».
«La Mare Aperto», spiega il comandante in capo della Squadra Navale, ammiraglio di squadra Aurelio De Carolis, «è un test imprescindibile che periodicamente mette alla prova interoperabilità e capacità di agire in scenari complessi e in continua evoluzione: un modello addestrativo la cui efficacia è riconosciuta anche a livello internazionale, come dimostra la presenza di numerose unità e reparti stranieri. In questa edizione 2025 punteremo sul rafforzare ulteriormente la prontezza e la coesione delle forze per intervenire a garanzia della sicurezza marittima e a tutela degli interessi nazionali».
Finita? Macché: nella finestra dal 28 aprile al 31 maggio si terrà anche la Joint Stars 2025, altra maxi esercitazione in Sardegna.
Si attendono ancora le ordinanze della Guardia costiera che impediranno la regolare navigazione.
Enrico Fresu