Ancora pochi giorni e i medici di base dell’Isola saranno nuovamente in rivolta. Sabato si riuniranno ancora una volta al centro congressi di Tramatza, a ridosso della 131, per protestare contro gli ultimi provvedimenti adottati dalla Regione. Come accaduto del resto un mese fa.

Arriveranno da ogni provincia e saranno anche questa volta senza sigle sindacali al seguito. Durante l’assemblea che inizierà alle 15, i camici bianchi si ritroveranno assieme per firmare un documento da presentare in Regione con su scritte tutte le loro richieste. Una sorta di ultimatum prima di proteste eclatanti. Cosi dicono.

I medici chiedono da tempo di eliminare più burocrazia possibile per rimettere al centro della loro professione il paziente. Contestano l’aumento del massimale di assistiti da 1.500 a 1.800 pazienti per ogni medico di famiglia. Ma anche la troppa mole di lavoro: ora i medici di base prescrivono anche i piani terapeutici di cui prima invece si occupavano gli specialisti. 

I medici durante la scorsa assemblea, erano in tutto 300,  hanno ricordato l’elenco di tutti i certificati inutili che devono compilare ogni giorno e che la Regione potrebbe eliminare senza problemi, uno fra tutti quello per il rientro a scuola dei ragazzi. Durante l’incontro di un mese fa avevano annunciato di essere al lavoro per mettere in piedi un’associazione, la prima senza l’aiuto dei sindacati. Sabato si conosceranno meglio i dettagli dell’iniziativa.

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