Per un imprenditore, 52enne di Terralba, è scattata la misura cautelare del divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico: è accusato di atti persecutori, minacce e lesioni ai danni di un 28enne.

Ai primi di gennaio l’esposto in Procura per denunciare quanto stava accadendo dall’estate 2022, quando il giovane aveva avuto una relazione con la figlia dell’imprenditore indagato. E proprio questo rapporto sentimentale e presunte rivalità lavorative, secondo la vittima sarebbero alla base dei rancori e dell’astio che l’imprenditore nutriva nei suoi confronti. Da allora sarebbero iniziati comportamenti sopra le righe da parte dell’indagato che in diverse occasioni avrebbe offeso e insultato la vittima con parole pesanti, provocandolo e cercando lo scontro fisico anche davanti ad altre persone, in un bar e in un ristorante. E ancora minacce di morte, un’escalation culminata a ottobre 2024 quando il 53enne si era presentato nella palestra in cui il giovane si stava allenando. Come emerge dai filmati delle telecamere, c’era stata una violenta colluttazione. Provvidenziale era stato l’intervento dell’istruttore che aveva separato i due, anche se poi l’indagato aveva cercato di colpirli di nuovo con un bilanciere. Alla fine, esasperato dalla situazione il 28enne, assistito dall’avvocato Vittorio Delogu, ha scelto di cambiare città.

Il gip Salvatore Carboni su richiesta del pm Marco De Crescenzo ha ritenuto che sia concreto il rischio di reiterazione del reato e ha disposto il divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico per il 52enne, difeso da Giovanni Cau e Gianfranco Siuni.

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