Addio vincoli. E via alle costruzioni. Per la comunità un sospiro di sollievo dopo anni di restrizioni edilizie  e impedimenti vari dovuti al rischio idrogeologico in varie zone della cittadina. Durante il Consiglio comunale di Terralba convocato in seduta straordinaria dal primo cittadino Sandro Pili solo mani alzate: l’assemblea all’unanimità ha approvato la variante che adegua il piano urbanistico al Pai, il Piano per l'Assetto Idrogeologico. Ciò vuol dire in sostanza che si allentano i vincoli introdotti dalla Regione dopo l’alluvione del 2013: Terralba fu una delle zone più colpite dal ciclone Cleopatra.

Ora, quindi, si potrà edificare anche in quelle zone dove fino a ieri era impossibile mettere un mattone, naturalmente sempre seguendo delle regole ma molto meno rigide.

LO STUDIO – Tutto questo arriva dopo un iter molto lungo, ma soprattutto dopo che la Regione diede la possibilità al Comune di effettuare uno studio attraverso il metodo di modellazione idraulica bidimensionale. Si tratta di un’indagine che ha permesso appunto di individuare il livello di rischio per ogni area soggetta ad allagamenti.  Dallo studio è emerso che il rischio è sotto determinati parametri, quindi in sostanza compatibile con l'edificazione. Ora il documento  arriverà in Regione per l’ultimo passaggio obbligatorio e poi verrà pubblicato sul Buras. Poi si potranno accendere i motori dell’edilizia.

Negli anni scorsi, quando furono introdotti i vincoli, tanti cittadini non riuscirono a continuare le opere che avevano iniziato. Tra proteste, lamentele e preoccupazioni. Ma ci furono problemi anche per tante imprese edili. Per loro il fatturato crollò e non di poco. Come anche per chi vende materiale edile. Ora però si cambia. Un regalo sotto l’albero di Natale che ha il sapore della rinascita

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