In questo territorio trova terreno particolarmente fertile. Ecco perché a Solarussa è diventato uno dei prodotti tipici del paese e alcuni anni fa è nato il progetto “Vernaccia e Tradizioni”, per celebrare un vitigno speciale, un vino nobile. Nel programma nel fine settimana del 14 e 15 settembre andrà in scena la rassegna dedicata alla Vernaccia, promossa dal Comune in collaborazione con la Pro Loco locale, la Fondazione di Sardegna, la Regione e l'associazione Enti Locali per le attività culturali e di spettacolo.

In programma tante iniziative che permetteranno ai visitatori di entrare nel cuore della tradizione solarussese, conoscerla dall'interno e apprezzare così l'identità culturale locale. «La vernaccia è indissolubilmente legata alla comunità di Solarussa», spiega il sindaco Mario Tendas. «Ora la produzione è indubbiamente ridotta, ma la nostra intenzione è quella di ridare valore a un prodotto che costituisce patrimonio storico del nostro paese. Vorremmo quindi che questa edizione della rassegna rappresenti un'importante occasione di incontro, nella quale gli spettacoli e la festa siano accompagnati da momenti di riflessione, utili a trovare nuovi spunti riguardo il futuro del territorio e le sue possibilità di sviluppo, con particolare riferimento alla produzione vitivinicola».

Tra le varie attività previste "Sa Cazzigadura antiga", la pigiatura a piedi scalzi. Una dimostrazione legata al periodo della vendemmia che viene riproposta proprio per mantenere viva una tradizione dal valore storico ma anche culturale. Saranno coinvolte anche le scolaresche. Un altro appuntamento di rilievo sarà il convegno in programma nel pomeriggio di sabato 14, dal titolo "Vernaccia, tra un passato glorioso e un futuro da progettare", che vedrà la partecipazione di Maria Giuseppina Cireddu, Direttrice del Servizio Sostenibilità e Qualità delle produzioni agricole e alimentari della Regione. E poi le mostre degli antichi attrezzi agricoli, degli abiti tradizionali, dei quadri del concorso di pittura, le visite guidate ai reperti archeologici di Pidighi e al Santuario della Madonna delle Grazie, le degustazioni con i sapori del territorio, gli stand espositori e la gara di orientamento.

Non mancherà ovviamente il momento musicale. Sabato alle 21 spazio al concerto dell'Orchestra Popolare Sarda, diretta dal Maestro Orlando Mascia. Live anche nella giornata di domenica, con i balli in compagnia di Maurizio Sellero nel pomeriggio e la serata finale con Emanuele Bazzoni e il Gruppo Etnico A Ballare.

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