Santu Lussurgiu, a San Leonardo arrivano i sensori per prevenire gli incendi
I dispositivi rilevano le fiamme sul nascere e lanciano immediatamente l’allarme per i soccorsiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Monitoraggio costante dei boschi per prevenire gli incendi è ormai il paradigma d’obbligo per tutelare ambiente e paesaggio del Montiferru, per non rivivere la tragedia di 4 anni fa.
Oggi innovative tecnologie rilevano le fiamme sul nascere e lanciano immediatamente l’allarme per i soccorsi: sono i sensori Dryad, sviluppati dalla omonima compagnia tedesca, riescono a intercettare subito la combustione, non visibile all’occhio umano, e inviano i dati al sistema di intelligenza artificiale che allerta prontamente i servizi antincendio.
Una ventina di questi sofisticati rilevatori sono stati installati nei boschi della borgata montana di San Leonardo, che si è miracolosamente salvata dalle fiamme del 2021. Sono stati donati da Vodafone Business in collaborazione con Extreme E, e con il coordinamento logistico della Fondazione MEDSEA di Cagliari.
Posizionati strategicamente a non oltre 100 metri l'uno dall'altro, coprono un'area di alcuni ettari di foresta. Sfruttano la tecnologia IoT (Internet of Things), sono sensori di fumo in grado di rilevare una vasta gamma di cambiamenti ambientali, dal calore all'umidità, dal vapore alla temperatura. Collegati a un sensore Tree Growth Monitor sviluppato da Vodafone Business e installato nella stessa zona, questi sensori sono in grado di aumentare la precisione del rilevamento dei dati sull'area. Un sistema sofisticato di raccolta dati che è stato testato in condizioni reali per verificare la prontezza e l'efficacia del sistema di rilevamento.
Con questo impianto ultra-tecnologico è ora possibile individuare istantaneamente un potenziale incendio sul nascere e consentire alla macchina dei soccorsi di intervenire prontamente e in modo geolocalizzato. I test effettuati hanno dimostrato esito positivo: dopo pochi minuti, il sistema ha inviato numerosi allerta.
«Le tecnologie come sensoristica, IoT e AI e altre stanno diventando sempre più essenziali per affrontare gli scenari dei cambiamenti climatici che ci pongono in uno stato di allerta permanente» spiega Carlo Poddi, dottore forestale e responsabile delle attività di riforestazione a terra MEDSEA. «Questi strumenti rendono possibile una risposta più efficace e un adattamento alle condizioni mutevoli che minacciano i nostri ecosistemi. Quando si lavora su progetti di riforestazione è fondamentale intervenire anche sulla prevenzione, per ridurre i tempi di reazione ed evitare situazioni di questa portata», aggiunge Poddi.
La protezione civile regionale è molto interessata a questa tecnologia: sta testando un sistema di rilevamento incendi con drone e sta esplorando il rilevamento incrociato sensori - droni. I primi rilevano la presenza di un potenziale incendio, i secondi riescono a dare maggiori informazioni sulle dimensioni e caratteristiche dell’incendio, prima ancora dell’intervento umano, che però rimane poi fondamentale per spegnere le fiamme.