Doveva riapre i battenti questo mese. Ma così non è: l’ittiturismo di Santa Giusta, inaugurato nel 2017 dopo la ristrutturazione dell“Autogrill”, locale diventato poi negli anni un simbolo del territorio, rimarrà chiuso per tutto il 2023. Il motivo? I pesci scarseggiano ancora. Ma non solo: ora si è aggiunto anche il problema del personale. Un danno non indifferente per le casse del Consorzio pesca che ha sempre gestito il locale di proprietà del Comune. Un destino amaro dunque per il ristorante a pochi metri dalla statale 131 che si affaccia sullo stagno.

“La peschiera è chiusa ormai da quattro mesi a causa dei lavori di ristrutturazione che sono terminati adesso - spiega il presidente del Consorzio Pesca Emanuele Cossu - Un intervento per noi importante e necessario. Il prodotto però non basta per soddisfare le richieste del ristorante. Nelle camere di cattura non entrano pesci da mesi. Con dispiacere e con tutti i disagi del caso - va avanti ancora Cossu - abbiamo deciso di non aprire per tutto il 2023. Abbiamo però una peschiera nuova e sicura”. Grazie all’intervento voluto dal Comune c’è stata la ristrutturazione di tutte le strutture in ferro realizzate 50 anni fa e il rifacimento delle passerelle in cemento fatiscenti da tempo. Tutto questo grazie a un milione di euro finanziato dalla Regione nell’ambito della Programmazione territoriale. Problemi anche nella ricerca del personale: “I pescatori ora lavorano in mare aperto, ciò che pescano viene venduto ai grossisti. Non possono quindi fare anche i camerieri e i cuochi e non è nostra intenzione assumere personale esterno. Difficile trovarlo e le tasse sono tante”.

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