Hanno pagato per essere padroni, in realtà non lo sono.

Anche a Santa Giusta diversi anni fa il Comune ha concesso di costruire le case in diverse aree che però erano a uso civico. Un pasticcio vero e proprio che ora l’amministrazione sta tentando di risolvere, viste le tante lamentele dei cittadini. Per ora la buona notizia arriva dalla Regione che con un decreto pochi giorni fa ha approvato il Piano di valorizzazione e recupero delle terre civiche del Comune adottato dal Consiglio nel 2021.

Primo atto che permetterà agli amministratori di continuare l’iter appena iniziato. Gli ettari che l’amministrazione guidata dal sindaco Andrea Casu deve liberare dall’uso civico sono in tutto 314. Si trovano in via Grazia Deledda, in via Fermi, in via Giovanni XIII, in via Padre Pio, in località Is Melonis e nella zona artigianale.

«Tanti cittadini tempo fa hanno pagato per essere proprietari ma in realtà sulla carta non lo sono - commenta il primo cittadino –. Ci sono tante persone che vorrebbero vendere il bene ma non possono. Pur pagando l’Imu al Comune. Ma il problema verrà risolto. Siamo al lavoro già da tempo». Dopo l’approvazione del Piano di valorizzazione delle terre civiche stilato dal Comune e approvato dalla Regione ora il Comune dovrà mettere nero su bianco dove intende trasferire i 314 ettari gravati dall’uso civico.

«Il trasferimento avverrà nei terreni che la Regione aveva concesso al Comune a una cifra simbolica – continua Casu –. Alcuni si trovano a ridosso dell'idroscalo, altri vicino all’ex sede dell’Anap». Lo stesso documento dovrà essere approvato poi dal Consiglio comunale. Poi dovranno passare trenta giorni durante i quali potranno arrivare osservazioni o richieste di chiarimenti. Poi la documentazione ritornerà nei tavoli degli uffici regionali che si occupano di paesaggistica e urbanistica per l’approvazione finale. 

© Riproduzione riservata