Festa sino a notte fonda tra Guilcier e Barigadu per i falò accesi in onore di Sant'Antonio.

Sacro e profano ancora una volta insieme per uno degli appuntamenti più attesi di tutto l'anno nell'Alto oristanese.

E la pioggia non ha comunque rovinato i festeggiamenti iniziati dal primissimo pomeriggio con l'accensione dei falò. Tre le tuve portate ad Abbasanta: quella dei diciottenni, quella dei ferrovieri e quella di coloro che portano il nome Antonio.

Un momento molto atteso per i giovani di leva di Abbasanta, sedici in tutto a partecipare alla festa.

Dieci i ragazzi di leva a Norbello: per loro festa in piazza e poi la cena in un locale nella zona artigianale. Ben 450 gli inviati alla cena dei diciottenni di Ghilarza che di mattina, dopo la funzione religiosa e la benedizione della tuva, hanno raggiunto col parroco la casa di una loro coetanea disabile.

Le hanno fatto dono delle felpa della leva, con impresso il suo nome. A Ghilarza numerosi anche i falò accesi in varie zone del paese, soprattutto lungo la strada di circonvallazione.

SAN SEBASTIANO - Il 19 gennaio il rito si ripete per San Sebastiano.

A Samugheo (dove mercoledì per Sant’Antonio si è registrata la prima uscita delle antiche maschere, sos Mamutzones, che hanno danzato attorno al fuoco davanti ad un pubblico numeroso) si festeggia il patrono. Ad organizzare il grande falò in piazza la leva del 1984. Il falò sarà acceso alle 18,30 e un’ora dopo si terrà la sfilata dei Mamutzones Antigos.

Alle 20 il rosario presso la chiesa di San Sebastiano e dalle 22 la veglia nel salone. Poi domenica messa e processione. Anche a Sorradile, dopo il falò acceso per Sant’Antonio, si ripeterà il rito per San Sebastiano. Immancabile anche d Allai il falò. Mentre l’organizzazione della festa per Sant’Antonio era affidata ad una famiglia che, per promessa fatta, porta avanti la tradizione da generazioni, ora ad occuparsi del falò per San Sebastiano saranno i giovani. Tradizione vuole che passino di casa in casa per chiedere legna.

A Sedilo invece i fuochi saranno riaccesi per l’ottava, il 23 gennaio seguendo la tradizione. A Paulilatino ancora festa, stavolta vicino alla chiesa di San Sebastiano. Tanti anche in questo caso i gruppi che porteranno la tuva. E a Paulilatino questa data quest’anno coincide anche con la tredicesima edizione di Atobios de carrasegae, la rassegna di maschere della tradizione sarda e dei prodotti enogastronomici organizzata dall’associazione Sos Corrajos.

Alle 16 la sfilata della maschere per il paese. Oltre a sos Corrajos sfileranno Sos Tumbarinos di Gavoi, S’Urtzu e sos Bardianos di Ula Tirso, Sos Cotzulados di Cuglieri e Sos Tintinnaos di Siniscola. Conclusione in piazza del cimitero, vicino al falò acceso per San Sebastiano.

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