San Vero Milis, borgate senz’acqua. Gli abitanti: «Costretti a comprarla per cucinare e lavarci»
«Situazione insostenibile» per centinaia di cittadini a causa di un atto vandalico alla retePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
I disagi sono tanti, come anche le bottiglie di acqua che tante famiglie sono costrette ad acquistare al supermercato. Del resto è l’unico modo per poter cucinare e lavarsi.
Nelle borgate marine di San Vero Milis, quindi Putzu Idu, Mandriola, Sa Rocca Tunda, Su Pallosu, Sa Marigosa e S’Anea Scoada, per un totale di circa 500 cittadini tra cui neonati, anziani e persone disabili, l’acqua non è potabile da ormai ventitré giorni. Da quando il geometra del Comune, il 28 gennaio scorso, con una nota pubblicata sul sito del Comune, ha comunicato alla popolazione di non utilizzare la risorsa idrica a seguito di atto di vandalismo sul serbatoio idrico di Capu Mannu. Per precauzione insomma, visto e considerato che non era chiaro se qualcuno avesse rilasciato delle sostanze velenose nella rete idrica. Ancora però la situazione non è cambiata.
L’ultimo avviso da parte del Comune risale al 13 febbraio. «A seguito di ulteriori controlli sul serbatoio idrico di Capo Mannu - si legge nella nota sul sito - prosegue il divieto di utilizzo dell'acqua potabile». Il Comune, che nei giorni scorsi ha presentato una denuncia contro ignoti per attentato alla salute pubblica ma anche, sempre per ragioni di sicurezza, fatto spurgare tutte le tubature, ancora però non ha revocato l’ordinanza di divieto. Per i residenti e gli operatori commerciali una situazione che sta diventando insostenibile.