San Vero Milis, 25 studenti provenienti da tutto il mondo esaminano lo stagno di Sal'e Porcus
Il sito da tempo al centro dell’attenzione dell’Agenzia Spaziale ItalianaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Non solo pesci e fenicotteri, ma anche minerali. È quello che regala lo stagno di Sal‘e Porcus, tra il territorio di San Vero Milis e quello di Riola Sardo. È qua che due giorni fa si è conclusa la prima edizione della International Remote Sensing Summer School organizzata dal Dipartimento di Scienze chimiche e geologiche dell’Università di Cagliari e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
Per 5 giorni 25 studenti provenienti da tutto il mondo hanno esaminato il sito al centro dell’attenzione da tempo dell’Agenzia Spaziale Italiana. «Si tratta di una zona unica: per tutta l’estate si prosciuga del tutto - spiega la professoressa e coordinatrice del progetto Maria Teresa Melis - Questo perché non è alimentato da nessun fiume. Questa particolarità consente di effettuare degli studi anche in lontananza».
Le giornate di studio sono iniziate con il rilevamento sul campo con sensori diretti e montati su droni. Gli studenti hanno potuto assistere ai voli dei nuovi sistemi di acquisizione di dati con strumentazione in grado di trasportare grossi sensori per la caratterizzazione spettrale, geologica e topografica della superficie dello stagno. Come fanno sapere gli esperti, i primi risultati delle attività svolte confermano le potenzialità del sito nell’ambito spaziale e suggeriscono la necessità di approfondire le conoscenze sulla storia geologica recente di questo particolare bacino interno: «È stata individuata ad esempio la presenza di minerali - conclude Maria Teresa Melis - Il sito sarà oggetto di importanti studi».