Alcune statue risalgono ai primi del '900, ma non si esclude che tra queste ve ne siano anche più datate.

Tutti conoscono il presepe di San Francesco, uno dei più belli e antichi del Capoluogo.

Anche in questo Natale ha "illuminato" a festa l'omonima chiesa.

Una tradizione che si ripete ininterrottamente da oltre cento anni.

Nel passato i frati e poi, più recentemente i fedeli, lo hanno allestito con amore utilizzando le vecchie statue realizzate con il gesso, da artisti sconosciuti. Il suo massimo splendore lo aveva raggiunto con fra Piero Casu.

Lo aveva adottato e lo arricchiva anno dopo anno con nuove e suggestive scenografie, fatte con materiale tutto locale. Purtroppo una malattia lo ha strappato agli affetti troppo presto.

"Fra Piero ha contribuito con passione a rendere il presepio più bello e più ricco - ha ricordato il padre provinciale, Giuseppe Simbula - ho ricordato questa sua dote anche in un libro che ho scritto e che porta il suo nome.

Le statue sono state restaurate da alcuni dei nostri fedeli alcuni anni fa, e risalgono ai primi del 1900, come ha confermato anche l'artista Antonio Marchi. Alcune, forse un pastorello - ricorda padre Giuseppe - sono più vecchie.

Tutte ad eccezione del bambino Gesù, acquistato nel corso di un viaggio in terra santa, ci sono state lasciate dai nostri fratelli".

Nel passato il presepio veniva allestito nella Cappella dell'Immacolata, successivamente venne spostato in un locale adiacente.

Ora è tornato al centro della chiesa, accanto alla Madonna di Bonaria. Una splendida natività diventata punto di riferimento per piccoli e grandi.
© Riproduzione riservata