L’ennesima diffida, inviata dalla Tre Torri a tutti i consiglieri comunali, non è servita: sul piano attuativo di via Michele Pira il Consiglio comunale mantiene la linea già dettata dalla commissione Urbanistica. La proposta di portare a 16 metri l’altezza del complesso residenziale in costruzione, superando i 12,8 previsti dalla concessione diretta, è stata respinta con tredici voti (compreso quello del consigliere di Aristanis Sergio Locci). La minoranza non ha partecipato alla votazione, così come quattro dei cinque componenti di Forza Italia (solo Francesco Pinna è rimasto in aula).

L’argomento è stato illustrato dall’assessore competente Ivano Cuccu che ha evidenziato alcune anomalie nella delibera presentata lo scorso marzo dall’allora dirigente dell’ufficio Tecnico, Giuseppe Pinna. Poi è stata la volta del presidente della commissione Urbanistica. «In questo Comune, troppo spesso, ogni qualvolta un privato cittadino si convince che il proprio interesse debba prevalere su quello pubblico, sistematicamente procede col formulare una diffida ai consiglieri comunali», ha dichiarato Fulvio Deriu. «Chiedo che l’ufficio legale valuti se il contenuto della stessa possa rappresentare, anche potenzialmente, un atto intimidatorio nei confronti dei consiglieri».

Richiesta fatta propria dal sindaco Massimiliano Sanna. «L’avvocato dell’Ente ha già risposto alla ditta per tutelare l’azione dei consiglieri», ha fatto sapere.

Tra i punti contestati alla società amministrata da Antonio Lochi, la monetizzazione dei parcheggi, che non sarebbe ammissibile secondo il Puc vigente; la presunta servitù di passaggio perpetua sulla proprietà pubblica (che impedirebbe in futuro di poter fruire liberamente dell’area pubblica), e ancora il mancato rispetto del fabbricato dal confine con la proprietà comunale.

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