«Dolori, schiaffi, atteggiamenti sbagliati: è tutto lo schifo che tante donne stanno vivendo e sopportando. Non va bene». E ancora:  «La violenza c’era prima e c’è anche adesso», «C’è però sempre una via d’uscita». E tanto altro ancora. Nel corridoio principale del liceo scientifico Mariano IV d’Arborea, a Oristano, è impossibile non fermarsi per leggere i tanti messaggi che gli studenti hanno voluto scrivere e poi appendere sui nastri di colore rosso.

Riflessioni dopo aver visto il film "C'è ancora domani", diretto e interpretato da Paola Cortellesi, pellicola dove si racconta la Roma del 1946 in bianco e nero, tra ferite, macerie e povertà. Una fotografia di una società patriarcale e soprattutto maschilista che non ha lasciato indifferenti i giovani. I ragazzi nelle scorse settimane sono stati accompagnati dai docenti al cinema. La visione del film ha lasciato tracce profonde nei cuori e nelle loro menti. Da qui la decisione di scrivere delle riflessioni sul tema della violenza di genere, tutte da leggere.

I pensieri appesi ai nastri rossi sistemati verticalmente sono diventati una sorta di opera d’arte, un segno distintivo della scuola guidata dalla dirigente Donatella Arzedi. Tutti si fermano per leggere i messaggi lasciati dagli studenti. Molti sono forti. E in tanti si commuovono.

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