La prima parte del recupero dell'Istituto Cottolengo, tanto caro ai ghilarzesi, sarà completata in tempi brevi ed entro l'inizio della prossima annata catechistica potrà esserci l'inaugurazione ufficiale. A confermarlo è lo stesso parroco Padre Paolo Contini che segue l'andamento dei lavori per conto della parrocchia, ma anche per la diocesi di Oristano, considerato che il primo intervento di circa 700 mila euro è stato possibile con i fondi dell'otto per mille, ma anche con il cofinanziamento della stessa parrocchia che aveva “pensato” ad un recupero dello stabile già qualche anno fa durante la guida del parroco don Michele Sau

I  lavori. Sono in fase di ultimazione  11 ambienti fra il piano terra e quello superiore, totalmente ristrutturati e riadattati a quelle che sono le nuove esigenze. «Oltre che essere usati per la catechesi e tutto il lavoro che vi ruota attorno - spiega padre Paolo- gli spazi potranno dare accoglienza eventuali campi scuola vista anche la centralità del paese. Da sottolineare – aggiunge- come sono presenti la cucina ed uno spazio di aggregazione comune, mentre i nuovi servizi igienici e sanitari sono stati realizzati anche all’interno delle camere da adibire a dormitorio. Realizzato inoltre l’ascensore ed eseguiti tutti gli interventi per    l'abbattimento delle barriere architettoniche. Rispetto al crono programma abbiamo qualche ritardo,  proprio perché soprattutto per l'ascensore prima l’emergenza covid e poi la guerra,  hanno determinato la mancanza di alcune parti tecnologiche».

L'ingresso per questa parte ristrutturata sarà in vico San Giorgio adiacente al campetto e il  teatrino. La parrocchia è comunque costantemente al lavoro per la ricerca di nuovi finanziamenti necessari per mettere mano alle parti che restano di  una struttura enorme è molto complessa, cosa  che ovviamente richiede una elevatissima disponibilità finanziaria. «La buona notizia – comunica il parroco - è che dalla Regione abbiamo avuto un contributo di 300 mila euro al fine di realizzare ex novo tutti i tetti ed i pluviali. Come si può ben capire questa è un'opera fondamentale per far sì che successivamente, e  in sicurezza, si possa intervenire a piccoli lotti nel resto dell'Istituto. Ovviamente non possono essere forniti, al momento, i tempi di realizzazione delle opere mancanti in quanto la ricerca dei finanziamenti vive soprattutto nella partecipazione ad eventuali bandi. Confidiamo comunque molto anche nelle risorse delle Pnrr che potrebbero arrivare».

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