L’anno nuovo a Milis inizia con l’incubo acqua torbida nella rete idrica comunale. Immediata l’ordinanza di divieto di uso dell’acqua per scopi alimentari, da parte del sindaco Monica Ortu  in attesa di analisi approfondite: «sono in corso gli esami da parte di Abbanoa, attendiamo comunicazioni precise, in via precauzionale ho emesso divieto di non utilizzare l’acqua per scopi alimentari».

Il maltempo del fine settimana ha arrecato tanti disagi alla popolazione, dapprima il black out la notte tra sabato e domenica, poi l'interruzione di acqua nella rete idrica, risolta con l'intervento di Abbanoa domenica pomeriggio. L’acqua è tornata a sgorgare nei rubinetti delle abitazioni, ma è grigia e giallina, insomma non bevibile.

L’opposizione in consiglio comunale Èntula, capeggiata da Franco Frongia, ha presentato un'interpellanza al sindaco proprio per «informare la cittadinanza sullo status del servizio idrico per la tutela della salute pubblica». E inoltre chiede che «tipo di azioni sono state intraprese finora e che interventi si vogliono attuare per evitare che si ripresenti lo sforamento dei limiti consentiti di concentrazioni di alluminio, appena si verificano piogge abbondanti».

Replica di Ortu: «Stiamo valutando le possibili soluzioni e ne discuteremo in consiglio comunale con la minoranza». Problema annoso quello dell’acqua non potabile: alle prime piogge intense l’acqua in rete si intorbidisce a causa di micro-infiltrazioni, piccole particelle di detriti e sedimenti che contaminano la falda che alimenta l’acquedotto urbano. L’anno passato il paese è rimasto senza acqua potabile per 5 mesi, da novembre 2022 fino ad aprile 2023.

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