Messaggi del commissario di Oristano contro il Governo, FdI a Todde: «Rimuovetelo»
Interrogazione dei meloniani contro l’amministratore straordinario della Provincia, Battista Ghisu: «Inaccettabile, lui non eletto deve fare il tecnico». Aveva scritto: «I parlamentari di centrodestra vanno stanati»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Questo Governo e i parlamentari di centrodestra vanno stanati. La devono finire di girarsi dall’altra parte quando fa comodo». Sono le parole che, stando a un’interrogazione presentata in Consiglio regionale di Fratelli d’Italia, sarebbero state scritte a sindaci e amministratori locali dal commissario della Provincia di Oristano Battista Ghisu. Una doglianza, pare, legata al taglio dei fondi per le manutenzioni delle strade. Espressioni inaccettabili, per i rappresentanti sardi del partito di Giorgia Meloni, se attribuite a un commissario che riveste una carica «non elettiva, per sua natura temporanea e priva di legittimazione popolare» che deve essere esercitata «entro i limiti delle attribuzioni tecniche previste dalla normativa vigente, nel rispetto della neutralità e dell’imparzialità amministrativa».
Quelle affermazioni per i consiglieri di centrodestra sono «offensive e inappropriate, risultano del tutto estranee alle competenze tecniche del ruolo ricoperto e si configurano come una palese e inammissibile ingerenza in ambiti politici, assumendo un tono fazioso e strumentale, in palese contrasto con la terzietà che deve caratterizzare l’operato di un commissario nominato».
Nel parlare di «grave episodio di strumentalizzazione politica» FdI chiede alla presidente della Regione, Alessandra Todde, e all’assessore regionale agli Enti locali, Francesco Spanedda, «se ritengano opportuno, alla luce della gravità delle dichiarazioni rese, valutare la revoca dell’incarico commissariale al dottor Ghisu, affinché possa, da cittadino libero, dedicarsi legittimamente alla propria militanza politica, restituendo alle istituzioni quella neutralità e sobrietà che sono con-dizioni imprescindibili per il buon funzionamento della democrazia».
(Unioneonline/E.Fr.)