Battute finali per l’avvio di una nuova iniziativa turistica del Parte Montis. A breve, infatti, saranno inaugurate tre strutture, a Masullas, che andranno a costituire l’albergo diffuso del paese.

«Un progetto – commenta il sindaco Ennio Vacca – portato avanti da diversi anni e che crediamo possa dare un aiuto importante allo sviluppo economico del nostro territorio».

In un’intera zona dove i posti letto scarseggiano, a Masullas il progetto è nato nel 2017, mentre i lavori sono iniziati l’anno seguente. «L’assenza di strutture ricettive – prosegue Vacca – non ha mai permesso uno sviluppo importante dal punto di vista turistico dell’intera area».

Nel corso degli anni si è intervenuto nello stabile di piazza Pinna, nel quale è presente il centro multi servizi e l'info-point territoriale. La struttura sarà una vetrina del saper fare e dei prodotti del territorio. Per la sua realizzazione sono stati utilizzati 298.000 euro di fondi derivanti dalla programmazione territoriale e circa 80.000 euro di fondi di bilancio per il completamento e l'acquisto degli arredi.

Le altre due strutture, invece, si trovano in via Vittorio Emanuele, conosciuta anche come “Casa del Vescovo”, e in via San Leonardo, denominata “Casa Palomba”, due edifici di pregio all’interno del tessuto urbano di Masullas. Un investimento di 700mila euro, per il quale si è ricorso a un mutuo, che ha permesso, nella “Casa del Vescovo”, la realizzazione di 3 camere doppie e una tripla, mentre “Casa Palomba” avrà disponibili due camere doppie e una tripla. Di circa 40mila euro, da fondi di bilancio, la spesa per gli arredi.

Per completare l’opera, nelle scorse settimane, sono arrivati ulteriori 300mila da contributo stanziato dalla Regione.

«Con quest’ultimo intervento – commenta Vacca – andremo a completare  la struttura della “Casa del Vescovo e ci permetterà di riqualificare un'altra porzione di centro storico e andremo a realizzare degli spazi comuni a disposizione dei turisti».

Andranno così ad aggiungersi, nella zona del Parte Montis, altri 30 i posti letto in totale, oltre ai 7 già presenti a Pompu. Uno sbocco in più dal punto di vista economico.

«Oltre a chi verrà collocato a gestire le strutture – conclude Vacca – verranno fatti degli accordi con le attività di ristorazione e bar del paese, attuando delle convenzioni, in modo tale che si crei un indotto all’interno della comunità».

Il nastro dovrebbe essere tagliato a metà ottobre, con importanti ricadute occupazionali per tutto il territorio, mentre la gestione sarà inizialmente affidata a una cooperativa.

Dal primo gennaio, invece, passerà alla Fondazione Parte Montis, nata pochi mesi fa per riunire i Comuni di Masullas, Pompu, Siris e Morgongiori.

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