Arriva da Pompu e Siris l’ultimo monito di protesta per i disservizi dell’Asl 5. I pazienti dei due piccoli comuni della Marmilla da circa un anno e mezzo non hanno più il medico di famiglia. Dopo vari incontri con i responsabili dell’Azienda Sanitaria, da circa un mese, è stato aperto l’Ascot. «Pensavamo – commentano i sindaci Moreno Atzei ed Emanuele Pilloni - di essere riusciti a mettere una pezza, perché di questo si tratta, con l’apertura dell’Ascot. Invece arriva la doccia fredda: l’Ascot apre solamente due ore al mese».

Troppo poco per una platea di persone più ampia. «Vale a dire – proseguono Atzei e Pilloni - che su circa 100 persone fragili per Comune avranno la possibilità di ricevere le cure necessarie solamente in 10». Un servizio fondamentale per la vita di questi piccoli centri che lottano per la sopravvivenza.

«Troppo spesso – confermano i due sindaci - sentiamo parlare di lotta contro lo spopolamento ma le misure messe in campo si sono dimostrate inutili. Se vogliamo combatterlo sul serio dobbiamo garantire questi servizi essenziali, affrontando il problema senza nascondersi dietro alla narrazione sulla mancanza di medici, perché sappiamo tutti che il problema principale non è quello».

 

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