«Quella di oggi è una giornata da ricordare,  non solo per la sanità del centro Sardegna ma anche  per tutta l’isola. È una  risposta ai bisogni di un territorio, ma deve essere soltanto un punto di partenza e non di arrivo».

Queste le certezze che, nel  piazzale di ingresso del Delogu, l’assessore della sanità Carlo Doria ha voluto trasmettere, inaugurando il primo ospedale di Comunità sardo. Insieme a lui, dopo la benedizione del parroco, padre Paolo, il taglio del nastro è stato effettuato dal direttore generale Angelo Serusi. Presente anche qualche sindaco, diversi consiglieri regionali e una delegazione del comitato dei cittadini. 

Pur non presente, il presidente della Regione, Christian Solinas, ha voluto sottolineare alcuni aspetti importanti: «Stiamo realizzando un nuovo modello di sanità, moderno e sostenibile, in grado di mettere al centro i cittadini con i loro bisogni di cure e assistenza- ha evidenziato Solinas-. Segniamo un traguardo importante nel percorso che abbiamo fissato nell’ambito dell’attuazione del DM 77.  Quello di Ghilarza - ha aggiunto- è  il primo ospedale di comunità, a entrare in funzione, dei tredici complessivamente previsti su tutto il territorio regionale per un investimento di oltre 40milioni di euro».

L’ospedale di comunità è ospitato al secondo piano in locali adeguatamente riorganizzati ed attrezzati con un modulo di 20 posti letto, dove, in regime multiprofessionale, operano medici ospedalieri, infermieri, Oss, fisioterapisti e specialisti ambulatoriali.

A fare gli onori di casa in corsia il responsabile Lorenzo Fiorin che spiega chi potrà essere ricoverato: «L’accesso,  previsto per brevi periodi, può essere richiesto dal medico di famiglia, dallo specialista ambulatoriale, dai reparti ospedalieri per acuti o dal pronto soccorso».

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