Quei  tanti cartelli di informazione divelti, arrugginiti e malandati nell'abitato, nei novenari e nel territorio non sono davvero una buona  immagine e biglietto da visita, per un paese che ha  l'ambizione di crescere in  accoglienza. Non è stato, ad esempio, davvero un bel vedere durante la recente manifestazione "Arti e sapori" osservare un  cartello artigianale e fai da te, in sostituzione di quello originario, davanti alla Chiesa di San Giorgio a Ghilarza.

Al priore Raffaele Cogotzi  non è rimasto altro da fare, visto che nonostante i solleciti l'amministrazione  comunale ancora non ci ha messo mano. «Sono stato costretto a mettere quel cartello nel mese di maggio dello scorso anno - evidenzia Cogotzi - perché ormai quello che c'era prima era illeggibile. San Giorgio – aggiunge -  è  una chiesa che in tanti vogliono visitare per la sua importanza storica come la più antica del paese, del 1390, dove sorgeva tra l'altro il primo cimitero. Il luogo di culto viene aperto alle visite durante la festività  che ricade il 23 aprile, per la settimana santa in occasione del giro delle sette chiese, per altre celebrazioni concordate dal parroco e altre iniziative culturali».

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